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Ricordi gialloverdi. Ciò che Lega e M5S (non) dicono sull’attacco a Sumy

Le reazioni all’attacco russo hanno mostrato nuovamente la spaccatura trasversale nei partiti italiani, con l’ex coalizione gialloverde unita nell’ambiguità verso la Russia di Putin

Le reazioni all’attacco russo su Sumy hanno fatto riemergere, ancora una volta, la spaccatura trasversale nei partiti italiani, con l’ex coalizione gialloverde unita nell’ambiguità e nella prudenza nei confronti della Russia di Vladimir Putin. Almeno trentaquattro persone, tra cui due bambini, sono rimaste uccise nell’attacco russo di ieri. Mosca ha rivendicato l’attacco dichiarando di aver colpito un centro di comando ucraino, quindi un obiettivo militare. Nel comunicato, Mosca accusa Kyiv di aver utilizzato i civili come “scudi umani”, collocando strutture militari in città densamente popolate.

Qui Lega

Quella di Sumy, “è una strage terribile”, ha commentato Matteo Salvini, vicepresidente del Consiglio e ministro dei Trasporti. “Si avvicina la Santa Pasqua: speriamo che sia una Pasqua di pace e di resurrezione, anche sul fronte ucraino. E speriamo che” il presidente statunitense Donald Trump “riesca nel cessate il fuoco che si è proposto”, ha aggiunto. A chi gli chiedeva se questo possa mettere in discussione il fatto che la Russia non sia sincera sulla volontà della pace, Salvini ha replicato che “ai tavoli di trattative ci sono russi, ucraini e americani. Io non ci sono. Quindi sicuramente colpire civili e spargere altro sangue non avvicina alla pace”.

Qui Movimento 5 Stelle

L’unica voce del Movimento 5 Stelle a essersi levata è quella di Vittoria Baldino, vicepresidente dei deputati. E l’ha fatto con ambiguità. “Non si può piangere un bambino sotto le bombe a Sumy e restare in silenzio davanti ai bambini sepolti sotto le macerie a Gaza”, ha dichiarato. “Non si può parlare di diritti umani a giorni alterni, a seconda della bandiera che sventola sopra l’orrore. L’umanità non si misura in base alla convenienza politica. O vale per tutti, o non vale per nessuno. E oggi, più che mai, il silenzio non è neutralità. È scelta. È schierarsi. È partecipare. Ed è vergognosamente, scandalosamente, complicità”, ha aggiunto, accusando il governo italiano di “una cecità morale inaccettabile, che ci rende complici”.

Qui Fratelli d’Italia, Pd e Forza Italia

Giorgia Meloni, presidente del Consiglio, ha parlato di “un altro orribile e vile attacco russo, che ha causato ancora una volta vittime civili innocenti, tra cui purtroppo anche bambini”. Meloni ha condannato “con fermezza queste violenze inaccettabili, che contraddicono ogni reale impegno di pace, promosso dal presidente Trump e sostenuto convintamente dall’Italia, insieme all’Europa e agli altri partner internazionali”. Di “ennesima barbarie russa” ha parlato Elly Schlein, segretaria del Partito democratico. “Non so di cosa si sia trattato” a Sumy, “ma i russi non hanno fatto ’un errore’ quando hanno deciso di invadere l’Ucraina, violando qualsiasi regola del diritto internazionale”, ha dichiarato Antonio Tajani, leader di Forza Italia, vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri, commentando le parole del presidente americano Donald Trump che ha affermato di aver saputo che nella strage a Sumy c’è stato “un errore” russo. “I russi, con un ulteriore attacco sulla popolazione civile indifesa a Sumy, dimostrano di non volere in realtà nessun sincero negoziato per la pace”, ha detto Maurizio Gasparri, capogruppo di Forza Italia al Senato.


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