L’agenzia di spionaggio americana ha diffuso due video in mandarino sui social media con l’obiettivo di reclutare funzionari cinesi disillusi. Gli spot puntano a far leva sulle disuguaglianze tra élite e popolazione, invitando i potenziali informatori a “trovare una via alternativa” contattando in modo sicuro l’agenzia statunitense
Due video in mandarino, pubblicati a distanza di sei mesi dall’ultimo, che era stato anche il primo. Così la Central Intelligence Agency sta cercando ufficiali disillusi del Partito comunista cinese disposti a dare segreti agli Stati Uniti. Gli spot, dal taglio cinematografico e girati in alta definizione, riprendono il formato dei precedenti video in russo, che secondo fonti interne citate dai media americani hanno già dato risultati positivi in termini di reclutamento di informatori.
Cina, la priorità
Il direttore dell’agenzia, John Ratcliffe, ha definito la Cina “il più formidabile avversario strategico” nella storia degli Stati Uniti, ribadendo la necessità di rispondere “con urgenza, creatività e determinazione” alla sfida lanciata da Pechino. “Oggi la Cia ha diffuso video in mandarino che invitano funzionari cinesi a sottrarre segreti”, ha dichiarato Ratcliffe in una nota ufficiale, sottolineando l’importanza di far leva sulle crepe interne al sistema politico cinese.
I due video
Nel primo video un giovane funzionario di basso rango accompagna un dirigente a fare shopping in un negozio di lusso, commentando con amarezza il divario crescente tra élite e popolazione. “Dedichiamo la vita al Partito, ma sono sempre gli stessi a beneficiare dei nostri sforzi”, confessa il protagonista, mentre l’inquadratura si sposta su un orologio costoso e abiti firmati. Con in sottofondo una musica epica, il funzionario decide di “forgiare il proprio cammino” e, seduto nel suo modesto appartamento, clicca sul link nascosto per contattare la Cia. Il secondo video racconta la storia di un alto dirigente di lungo corso, che durante una cena formale percepisce l’ostilità dei colleghi e teme di finire “tra i dimenticati del Partito”. “Svanire è fin troppo facile”, riflette, consapevole che la sua famiglia potrebbe pagare il prezzo più alto. Con un gesto deciso, apre un portale sicuro sul suo telefono per inviare informazioni riservate agli americani, convinto che “almeno i miei cari avranno una vita migliore”.
Una strategia consolidata
Circa sei mesi fa la Cia aveva già pubblicato un semplice video testuale in mandarino sul dark web, spiegando come contattare l’agenzia in modo anonimo. Quel video ha ottenuto circa 900.000 visualizzazioni, secondo fonti interne, e rappresenta un primo successo nell’avvicinare cittadini cinesi all’intelligence statunitense. “Se non funzionasse, non faremmo nuovi video”, ha dichiarato un funzionario della Cia citato da Nbc News, che aggiunge: “Vogliamo che chiunque in Cina sappia che la nostra porta è sempre aperta”. Oltre ai dati politici e militari, l’agenzia di Langley è interessata a informazioni su scienza avanzata, tecnologie cibernetiche e orientamenti di politica estera. Parallelamente, Mosca ha risposto agli spot in russo della Cia con propri video rivolti a patrioti americani, in un’escalation di campagne di reclutamento incrociate che sfruttano i canali digitali e le tensioni politiche tra le superpotenze.