Il ministro della difesa Guido Crosetto annuncia che l’Italia, tramite il consorzio europeo Mbda, raddoppierà la produzione di missili attraverso un incremento del 40% per il primo anno, fino a toccare un aumento produttivo del 100% nell’anno successivo. Nel mentre Kyiv lamenta la mancanza di missili per la propria difesa e Rutte chiama a gran voce l’aumento della spesa militare dei membri Nato
L’Italia raddoppierà la produzione dei suoi missili SampT, in un piano che vedrà protagonista Mbda per un aumento produttivo del 40% per il primo anno ed un incremento del 100% nel secondo anno. Lo ha annunciato ufficialmente il ministro della Difesa Guido Crosetto, precisando che le prime consegne arriveranno nell’arco di 12/18 mesi e dimostrando, ancora una volta, la vicinanza e il supporto del governo italiano a Kyiv, che lamenta l’assenza di missili da utilizzare per la propria difesa e nel contrasto ai crescenti attacchi missilistici ed aerei russi.
Il ruolo dei missili SampT nella difesa ucraina
L’annuncio del ministro Crosetto ha un particolare peso strategico, politico e militare ed è strettamente collegato all’integrità della difesa aerea ucraina, la quale vive un momento di forte crisi. Il raddoppio della produzione missilistica italiana andrà a incrementare le scorte e le testate destinate alle due batterie di SampT, il sistema missilistico antiaereo sviluppato da Eurosam (Mbda Italia, Mbda Francia e Thales) che l’Ucraina utilizza per la propria difesa. I cambiamenti tattici per le operazioni di attacco aereo russe – oggi condotte tramite la combinazione di droni, missili balistici e da crociera – stanno contribuendo, assieme all’impossibilità per Kyiv di utilizzare il sistema SampT causa assenza missili, ad un abbassamento, dal 90% fino al 30%, delle capacità ucraine di difesa aerea.
Verso il 70% per le capacità militari Ue
Congiuntamente alle dichiarazioni del ministro Crosetto, il segretario generale Nato Mark Rutte ha ribadito, durante l’assemblea parlamentare dell’Alleanza a Dayton, la necessità per gli alleati europei e il Canada di un aumento delle spese per la difesa, che dovrà toccare il 70% entro il 2032, nell’ottica di rafforzare ulteriormente l’autonomia capacitiva Nato. Richiamando la collaborazione degli Stati membri, Rutte ha poi ribadito che il rafforzamento dell’Alleanza atlantica dovrà necessariamente passare per l’aumento comune e collettivo delle spese per la difesa, coinvolgendo le industrie del settore, alle quali – anticipa – verrà dato un chiaro segnale durante il prossimo vertice all’Aia.
La Nato chiama e l’Italia risponde per mezzo delle proprie industrie, tramite il proseguimento della vicinanza a Kyiv ed attraverso il piano per l’aumento delle proprie spese per la difesa, tra le richieste atlantiche, le esigenze europee e la volontà di rimanere concretamente a fianco dell’Ucraina.