Il Giappone e l’industria nipponica vedono il Global combat air programme come un’opportunità unica per l’espansione della propria sfera di influenza regionale, oltre che per lo sviluppo di competenze interne e per l’ampliamento delle supply chain nazionali e internazionali nel settore della difesa
Sviluppo di conoscenze e competenze interne, ampliamento e rafforzamento delle supply chain a livello internazionale ma non solo, il Giappone vede nel Global combat air programme (Gcap), e nell’equa ripartizione del lavoro tra i parnter fondatori – Uk, Italia e Giappone – un’opportunità strategica di sviluppo della propria sfera di influenza regionale e globale. A confermarlo, i vertici politici e industriali di Tokyo durante la più grande esposizione nazionale di sistemi d’arma (Dsei). La partnership fra i tre Paesi non darà solamente alla luce uno dei progetti più innovativi e ambiziosi per il comparto dell’aerospazio e della difesa, ma implicherà per il Giappone un grande balzo in avanti delle proprie catene di approvvigionamento nazionali, impattando positivamente sull’espansione e l’evoluzione del settore industriale nipponico.
Il punto di vista giapponese
Durante il Japan Defense and security equipment international (Dsei), più rappresentanti delle istituzioni giapponesi hanno ribadito l’importanza strategica ed il peso specifico del Gcap, i cui risvolti industriali, economici e geopolitici rappresentano uno sforzo vitale per la sicurezza e la capacità operativa dei Paesi coinvolti nei teatri euro-atlantico e Indo-Pacifico.
Come evidenziato dalle dichiarazioni del primo ministro giapponese Ishiba Shigeru “il Gcap riunisce tecnologie all’avanguardia dal Giappone, dal Regno Unito e dall’Italia per sviluppare congiuntamente combattenti per proteggere i cieli dell’Asia e dell’Europa. Questa iniziativa getterà le basi per un’ampia cooperazione sia con il Regno Unito sia con l’Italia per le generazioni a venire”. Il Global combat air programme non rappresenta per Tokyo solamente un’opportunità di sviluppo tecnologico ed industriale, ma anche di cooperazione strategica per la difesa dei propri confini e per aumentare la propria prontezza in tutti gli scenari operativi, nonché uno strumento di proiezione geopolitica e militare.
Il peso strategico del Gcap
All’interno del Global combat air programme, il triangolo tra Leonardo, Bae systems e Mitsubishi heavy industries, frutto di cooperazione internazionale industriale e politica tra Italia, Regno Unito e Giappone. Paesi impegnati nella realizzazione di un programma avveniristico, ovvero un sistema aereo da combattimento multi-dominio (aria, terra, mare, spazio e cyber) che potrà connettersi con altri sistemi pilotati e non pilotati. La rilevanza strategica del Programma ha molteplici sfaccettature, dai risvolti tecnologici alla crescita delle economie e delle industrie dei Paesi coinvolti, fino al potenziamento delle supply chain nazionali, coinvolgendo le aziende leader dei settori interessati come, per l’Italia, Elettronica, Avio Aero, Mbda e il colosso Leonardo.
Oriente e Occidente sempre più connessi
Oggi la priorità per il Giappone è quella di stabilire un sistema di supply chain nazionale solido e adattabile alle esigenze in costante cambiamento che l’instabilità del proprio quadrante geopolitico richiede, garantendo così a Tokyo prontezza ed efficacia delle proprie operazioni e reale capacità di deterrenza. In questo contesto, anche alla luce della crescente interconnessione delle dinamiche securitarie e geopolitiche tra l’area euro-mediterranea e quella indo-pacifica, il Gcap rappresenta un ulteriore rafforzamento del Giappone come partner per l’Italia e per l’Alleanza Atlantica.