“Condividiamo la volontà di smantellare le reti di trafficanti di migranti e di porre in essere ogni utile iniziativa per contrastare ulteriormente l’immigrazione irregolare”, ha dichiarato il titolare del Viminale dopo il faccia a faccia con la segretaria americana per la Sicurezza interna
Tornato da Palermo per il ricordo della strage di Capaci a 33 anni dal fatto, il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha incontrato oggi al Viminale il segretario per la Sicurezza Interna degli Stati Uniti, Kristi Noem.
“Migrazione e sicurezza”, ha dichiarato Piantedosi, “sono due assi portanti della nostra alleanza strategica, che è stata rinnovata il 17 aprile scorso a Washington”, in occasione dell’incontro del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, con il presidente statunitense, Donald Trump. ”Condividiamo la volontà di smantellare le reti di trafficanti di migranti e di porre in essere ogni utile iniziativa per contrastare ulteriormente l’immigrazione irregolare”, ha dichiarato ancora. “La nostra collaborazione si estende anche a molti altri campi”, ha continuato, citando “lo scambio di informazioni e la sinergia di azione” tra le forze di polizia. Essa “ha permesso di raggiungere brillanti risultati in ogni campo e in particolare contro la criminalità organizzata”. “Insieme abbiamo infatti condiviso negli anni informazioni e metodologie di indagine per contrastare le organizzazioni mafiose ottenendo eccellenti risultati attraverso le operazioni congiunte, grazie anche all’utilizzo del noto ‘metodo Falcone’ e grazie al successo del progetto I-CAN contro la Ndrangheta”, ha sottolineato ancora il ministro.
Al centro del colloquio, anche il modello Italia-Albania, il contrasto al narcotraffico e alla diffusione del Fentanyl, la lotta al terrorismo e al cybercrime che per la natura trasversale e le vaste potenzialità applicative, ha assunto una valenza centrale tra le attuali sfide alla sicurezza. “Continueremo a lavorare insieme”, ha concluso il titolare del Viminale, “per sviluppare un dialogo regolare e costruttivo in modo da tradurre gli impegni in fatti concreti”.