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Cosa succede attorno a Iveco defence vehicles

Tutti vogliono Iveco defence vehicles (Idv). Nuove offerte in arrivo, questa volta provenienti dalla conglomerata ceca Czechoslovak group (Csg), che sembra stia per formulare quella che potrebbe essere una delle offerte più alte recapitate fino ad oggi alla controllata di Exor, che nel frattempo prepara una nuova partnership strategica per il mercato della difesa italiano

Dopo le offerte dell’asse Leonardo-Rheinmetall, dell’azienda spagnola Indra e del fondo statunitense Bain Capital, sembra che anche il Czechoslovak group (Csg), conglomerata ceca i cui ricavi sono schizzati da 1,7 milioni del 2023 a 4 miliardi di euro del 2024 grazie alle commesse dovute alla guerra in Ucraina stia presentando un’offerta per l’acquisizione di Iveco defence vehicles, che potrebbe superare anche l’offerta di Leonardo. Nel mentre, Idv non si ferma e punta al mercato italiano della difesa grazie alla firma di un Memorandum of understanding (Mou) volto ad una collaborazione strategica con Bae systems hagglunds per la realizzazione del BvS10, un veicolo corazzato ad alta mobilità, anfibio, adattabile ad ogni tipo di terreno (neve, ghiaccio, roccia, sabbia, paludi, fango).

Il nuovo progetto di Idv

Veicolo strategico e dalle potenzialità multiple, adottato nella sua versione non blindata anche dall’esercito statunitense attraverso una partita da 110 veicoli per il prossimo quinquennio, il Bsv10 rappresenta tutta la rilevanza strategica del player italiano nel mondo della difesa. Come affermato dal ceo Claudio Catalano, “l’accordo sfrutterà il know how e tecnologico e la competenza di Iveco per garantire i più alti standard di prestazioni, affidabilità e sicurezza alle forze armate di tutto il mondo” e, in questo caso, all’esercito italiano.

La nuova partnership tra Iveco e Bae Systems Hagglunds grantirebbe, inoltre, all’Esercito italiano una maggiore comunanza logistica con partner europei ed internazionali che già adottano il medesimo veicolo, come Austria, Francia, Paesi Bassi, Svezia, Regno Unito ed Ucraina.

Tra la possibilità di offerte estere e l’incognita Golden power

Nonostante la volontà di scorporare la divisione militare del gruppo Iveco, Idv continua a lavorare su progetti strategici che ne sottolineano l’importanza strategica per l’industria della difesa italiana e per la sicurezza nazionale. Ad oggi, infatti, l’ombra del Golden Power su possibili acquisizioni ed offerte straniere verso la controllata di Exor sembra non essere una possibilità così remota. Infatti, nonostante Palazzo Chigi non si sia ancora ufficialmente espresso, sarebbe nella tutela degli interessi nazionali che la produzione di Idv, non solamente azienda ma realtà strategica centrale negli equilibri militari del sistema Paese, rimanesse sul suolo italiano.

 

 


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