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Tutte le mosse dell’Italia nell’Indo-Pacifico, tra naval diplomacy e accordi industriali

La firma dell’accordo di collaborazione tecnica tra Fincantieri ed Enra energy solutions rappresenta un solido passo in avanti per il rinnovo della flotta navale della Royal Malaysian Navy. Dopo Leonardo, anche Fincantieri rafforza la propria posizione nel Sud Est asiatico e consolida l’Italia come leader nei settori strategici e di difesa

Durante la Langkawi International Maritime and Aerospace Exhibition (Lima), Fincantieri ed Enra energy solutions hanno firmato un accordo di collaborazione tecnica in favore del programma strategico “15 to 5” per il rafforzamento delle capacità navali operative della Malesia e per lo sviluppo dell’industria nazionale e locale. Il gruppo Fincantieri, già partner primario della Marina italiane e statunitense, porterà in Malesia la propria esperienza per la costruzione di piattaforme navali ad alta tecnologia e per i relativi servizi di manutenzione e supporto logistico.

L’accordo, che prevede la fornitura di unità navali di nuova generazione, nonché di navi di supporto multiruolo e navi da pattugliamento, si inserisce nella strategia di Fincantieri per la promozione di partnership industriali internazionali a lungo termine. La volontà del player italiano è di intercettare le opportunità industriali e geopolitiche emergenti, come affermato dal presidente di Fincantieri Biagio Mazzotta: “Il Sud Est asiatico rappresenta una regione strategica per il futuro dell’industria della difesa marittima”.

Non solo navi

Lo spostamento degli equilibri geopolitici mondiali verso l’Indo-Pacifico ed il successivo sviluppo economico e militare degli Stati della regione offre opportunità senza precedenti all’Italia, sia per l’espansione della propria sfera di influenza, sia per l’exploit della propria industria di difesa.

Opportunità che l’Italia sembra aver colto. Prima il coinvolgimento nel progetto del Global Combact Air Programme. L’accordo di Fincantieri per il rinnovamento e l’ammodernamento delle capacità navali della Royal Malaysian Navy segue da vicino l’intesa stretto, dal valore di 3,5 miliardi di dollari, raggiunta tra Leonardo e l’azienda malese Westar aviation services per fornire alla Malesia un totale di 28 elicotteri in varie configurazioni operative. L’azienda di Piazza Monte Grappa, infatti, continua a posizionarsi nel Paese asiatico, rendendo Kuala Lumpur anche un centro di formazione e produzione per il settore aerospaziale. Oggi, il gruppo guidato da Roberto Cingolani serve in Malesia oltre 70 operatori, i quali utilizzano oltre 240 elicotteri per un totale di oltre 40mila ore di volo annuali, rendendo il Paese asiatico il principale hub regionale per le operazioni di volo ed uno dei perni dell’espansione industriale e strategica italiana nell’Indo-Pacifico.

L’Italia nel Sud Est asiatico

Le partnership degli attori italiani nell’Indo-Pacifico tramite la crescente cooperazione nel settore industriale della difesa indicano definitivamente la consapevolezza, per l’Italia, dell’interconnessione tra la sicurezza euro-atlantica e quella indo-pacifica e della necessità di un pensiero strategico che sappia garantire stabilità e deterrenza in entrambe i quadranti geopolitici. Oltre all’industria della difesa, il riorientamento strategico italiano verso l’Indo-Pacifico è rintracciabile nei viaggi del gruppo navale appartenente alla portaerei Cavour e nel guro del mondo di nave Vespucci, che ha toccato anche Malesia e Singapore.

La diplomazia navale italiana si conferma una delle chiavi per il consolidamento e la promozione delle proprie capacità industriali e di difesa che vedono nel Sud Est asiatico la possibilità di una espansione concreta, riflettendo il crescente ruolo dell’Italia e delle proprie eccellenze all’interno del panorama geopolitico ed industriale globale.


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