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L’Ue approva nuovi progetti Pesco per rafforzare la cooperazione sulla difesa. C’è anche l’Italia

I nuovi progetti Pesco approvati dagli Stati membri dell’Ue puntano al rafforzamento della cooperazione e allo sviluppo delle capacità europee in materia di difesa. I programmi, coordinati da Germania, Finlandia, Francia e Italia aggiungono un ulteriore pilastro alla costruzione di una Difesa europea sempre più concreta

Sono undici i nuovi progetti approvati dagli Stati membri dell’Unione europea nell’ambito della Cooperazione strutturata permanente (Pesco) riguardanti lo sviluppo delle capacità comuni e nazionali e della cooperazione in tema di difesa. Coprendo una gamma di esigenze ed aree strategiche che spazia dalla difesa aerea e missilistica al dominio cibernetico, i nuovi progetti si concentrano anche su esigenze di maggiore specificità operativa, come i sistemi operativi per i soldati e le strutture mediche da campo. L’obiettivo, ancora una volta, è quello di migliorar l’interoperabilità tra gli Stati membri, non tralasciando il potenziamento e la difesa delle infrastrutture critiche comuni, tra cui quelle sottomarine.

Gli Stati coordinatori e le iniziative strategiche multi-dominio

I nuovi progetti vedono in prima linea Germania, Finlandia, Francia e Italia, coordinatori di più iniziative e responsabili del loro sviluppo. I progetti Pesco punteranno allo sviluppo di una dottrina europea – dunque comune – concernente la guerra elettromagnetica, anche attraverso centri di addestramento congiunti. Particolare attenzione sarà indirizzata verso i processi di sostituzione del piombo nelle munizioni per la fanteria – per la quale è previsto anche un progetto di navigazione avanzato – e di sviluppo di sistemi per il rifornimento aereo e l’evacuazione medica senza pilota. Con l’obiettivo di sviluppare risorse che rispondano alla necessità di sorveglianza e protezione delle infrastrutture critiche sottomarine, tra i nuovi progetti di difesa Pesco sono presenti anche lo sviluppo di una nave modulare per fondali marini, in grado di trasportare e impiegare simultaneamente almeno un veicolo comandato a distanza e un veicolo sottomarino autonomo per operazioni sui fondali marini fino a profondità di 6000 metri. Nella necessità stringente di un ammodernamento delle capacità, è inoltre previsto un progetto dedicato allo sviluppo di abilitatori quantistici, ovvero di tecnologie quantistiche che consentano indipendenti e rapide capacità di posizionamento e temporizzazione della navigazione di precisione, supportando così anche le esigenze di sicurezza informatica, aerea e missilistica.

Il ruolo dell’Italia all’interno dei progetti Pesco

Oltre alla partecipazione in molti dei nuovi progetti Pesco e nell’ambito della politica di sicurezza e di difesa comune, l’Italia sarà anche coordinatrice di due delle undici iniziative di recente approvazione. Con l’obiettivo di sviluppare sistemi energetici diretti per il rafforzamento della difesa aerea e missilistica a corto raggio, il primo dei progetti coordinati da Roma si incentra sulla necessità di progettare sistemi in grado di contrastare efficacemente i sistemi aerei a pilotaggio remoto e attacchi tramite missili da crociera o mortaio. Non solamene sistemi di difesa, il secondo progetto a guida italiana mira al miglioramento delle capacità di combattimento e mobilità dei soldati boots on the ground attraverso lo sviluppo di soluzioni innovative che riescano ad integrare tecnologie avanzate, sistemi autonomi a distanza e tecnologie di comunicazione satellitare, raggiungendo così una nuova frontiera del combattimento collaborativo interforze.

La direzione tracciata

I nuovi progetti europei tramite la Cooperazione strutturata permanente indicano la via da prendere, dettata dai mutamenti dell’attuale scenario geopolitico globale ed interregionale. Non più conflitti convenzionali ma minacce ibride, caratterizzate dalla combinazione di attacchi cyber su infrastrutture critiche e blackout digitali o elettrici, operazioni di sabotaggio underwater, attività antisatellite, campagne di guerra cognitiva e disinformazione, utilizzo di droni e missili da crociera, attività di guerra terrestre e marittima convenzionale. Oggi, la sicurezza deve dimostrare di possedere padronanza conoscitiva ed operativa su tutti i domini, integrando industria della difesa, agenzie governative e realtà accademica nell’analisi e nella previsione dei conflitti e degli scenari di criticità futuri, condividendo così la responsabilità per la sicurezza nazionale.

Attraverso la collaborazione su progetti comuni, l’obiettivo della Pesco appare oggi ancora più necessario ed urgente: migliorare l’interoperabilità delle forze degli Stati membri, rafforzare la base industriale e tecnologica in merito alla difesa aumentando, così facendo, il benessere e la sicurezza complessiva dei cittadini europei.


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