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Tutto sull’associazione italiana pro Hamas sanzionata dal Tesoro Usa

L’amministrazione Trump colpisce diverse entità accusate di finanziare gruppi terroristici. Tra queste, La Cupola d’Oro, associazione registrata in Italia e guidata da Mohammad Hannoun (già nella blacklist americana). La denuncia: “Dietro l’apparenza umanitaria, fondi a Hamas”

L’amministrazione Trump ha deciso martedì di imporre sanzioni nei confronti dell’associazione benefica La cupola d’oro, fondata da Mohammad Hannoun, architetto di origini giordane, residente a Genova e fondatore dell’Associazione benefica di solidarietà con il popolo palestinese. L’amministrazione Biden l’aveva già sanzionato a ottobre “per aver materialmente assistito, sponsorizzato o fornito sostegno finanziario, materiale o tecnologico a Hamas, o beni o servizi a sostegno di Hamas”. Si tratta, si legge nella nota odierna del Tesoro degli Stati Uniti, di “un’associazione di beneficenza fittizia istituita per sostenere Hamas”.

Gli individui e le entità legali sanzionate, si legge in una nota, sono responsabili di avere finanziato l’ala militare di Hamas “con la scusa di svolgere attività umanitarie, nella Striscia di Gaza e anche sul piano internazionale”. Le misure hanno colpito anche una organizzazione fittizia separata legata al Fronte popolare per la liberazione della Palestina. “I provvedimenti annunciati oggi dimostrano l’importanza di proteggere il settore della beneficenza da abusi provenienti da organizzazioni terroristiche come Hamas e il Fronte popolare per la liberazione della Palestina, che continuano a utilizzare entità fittizie per finanziare le loro attività militari e terroristiche”, ha affermato il vice segretario al Tesoro, Michael Faulkender.

A gennaio Hannoun aveva lanciato un gemellaggio tra le famiglie italiane e le famiglie gazawi basato “su un impegno mensile di 200 euro da parte delle famiglie italiane, per una durata di 6 mesi”, si leggeva sul sito dell’Associazione benefica di solidarietà con il popolo palestinese. L’associazione spiegava le modalità per contribuire: direttamente presso i suoi uffici di Milano, Roma e Genova, dove risiede Hannoun, o facendo un bonifico all’Associazione Benefica La Cupola d’oro. Infatti, lo scorso ottobre lo stesso Hannoun aveva spiegato che dopo la decisione del Tesoro americano erano stati chiusi i suoi conti bancari e postali personali e quelli legati alle associazioni di cui è presidente, ma che l’Api era riuscita comunque a raccogliere 2 milioni di euro per aiuti umanitari alla popolazione palestinese.

Sanzionati ieri, oltre all’associazione di Hannoun: Al Weam, basata nella Striscia di Gaza e “controllata clandestinamente da Hamas”, insieme al presidente del consiglio di amministrazione, Muhammad Sami Muhammad Abu Marei; l’organizzazione turca Filistin Vakfi, insieme al suo presidente Zeki Abdullah Ibrahim Ararawi; l’associazione El Baraka, basata in Algeria, insieme al suo presidente, Ahmed Brahimi; l’organizzazione olandese Israa Charitable Foundation Netherlands, con sede nei Paesi Bassi, insieme a due dei suoi rappresentanti, Amin Ghazi Abu Rashed e Israa Abou Rashed; l’associazione Addameer Prisoner Support and Human Rights Association, basata in Cisgiordania.


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