I ministri degli Esteri del Quad si riuniscono a Washington il 1° luglio per rafforzare la cooperazione strategica nell’Indo-Pacifico. L’incontro avviene in un contesto di crescenti tensioni regionali, tra la crisi con il Pakistan e l’attivismo militare di Cina e Iran
Il segretario di stato americano Marco Rubio ospiterà il 1° luglio a Washington una riunione dei ministri degli Esteri del Quad. All’incontro parteciperanno il ministro degli Affari Esteri indiano S. Jaishankar, la ministra australiana Penny Wong e il ministro giapponese Iwaya Takeshi, come confermato dal portavoce del Dipartimento di Stato Usa.
Il funzionario di Stato ha ricordato che il primo impegno diplomatico del segretario Rubio, subito dopo il suo insediamento il 21 gennaio, è stato proprio un incontro del Quad — tenutosi il giorno successivo all’insediamento del presidente Donald Trump — segno evidente della centralità strategica attribuita dall’amministrazione alla regione indo-pacifica.
La riunione di Washington getterà le basi per il prossimo vertice del Quad, previsto in India entro la fine dell’anno, a cui parteciperanno il presidente Trump, il primo ministro australiano Anthony Albanese, il primo ministro giapponese Shigeru Ishiba e il primo ministro indiano Narendra Modi. Durante il loro ultimo incontro, a febbraio, Modi ha ribadito l’impegno dell’India nel quadro del Quad, esprimendo entusiasmo per l’imminente visita del presidente Trump a Nuova Delhi.
Il vertice del Quad assume inoltre un’importanza ancora maggiore dopo il recente incontro dell’Organizzazione per la cooperazione di Shanghai (Sco), durante il quale l’India ha scelto di non approvare la dichiarazione congiunta finale. Il documento, redatto sotto l’influenza cinese, non ha fatto alcun riferimento all’attentato terroristico di Pahalgam avvenuto ad aprile, in cui hanno perso la vita 26 turisti indiani di fede induista. Questa omissione, insieme alla tendenza più ampia della Sco ad accogliere la narrativa del Pakistan, ha suscitato dure critiche a Nuova Delhi.
L’attacco ha innescato una rapida risposta militare da parte dell’India, portando il Paese sull’orlo di un conflitto armato con il vicino Pakistan, dotato di armi nucleari. Questo episodio ha accentuato ulteriormente le preoccupazioni sulla sicurezza nella regione e ha rafforzato la determinazione di Nuova Delhi a cercare maggiore cooperazione strategica all’interno del Quad.
Parallelamente, sul fronte mediorientale, Israele ha intensificato le sue operazioni militari contro l’Iran con l’obiettivo di contenere le sue ambizioni nucleari, ricevendo per un breve periodo anche supporto militare dagli Stati Uniti. Sebbene il presidente Trump abbia più volte dichiarato di non voler nuovi conflitti, la sua amministrazione ha mostrato prontezza nel difendere i propri interessi e alleati con fermezza.
Con le tensioni in Medio Oriente e in Ucraina in fase di relativa attenuazione, l’attenzione strategica internazionale torna a concentrarsi sull’Indo-Pacifico, dove le azioni assertive della Cina continuano a minacciare la sicurezza e la sovranità regionale.
Prima di recarsi a Washington, il ministro Jaishankar inaugurerà lunedì a New York una mostra intitolata “Il costo umano del terrorismo”, presso la sede delle Nazioni Unite. L’esposizione, organizzata dalla Missione Permanente dell’India presso l’Onu, mira a sensibilizzare sull’impatto devastante degli atti terroristici sulle popolazioni civili. L’iniziativa assume un significato particolare, poiché si terrà il giorno prima dell’inizio della presidenza pakistana del Consiglio di Sicurezza dell’Onu.