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Messaggio in farsi. Israele Invita gli iraniani a contattare il Mossad

Le Forze di difesa israeliane, ispirandosi alle ultime iniziative di reclutamento dell’intelligence americana, hanno diffuso un insolito appello in lingua farsi: “Cara popolazione iraniana, se avete paura, contattate il Mossad”. L’iniziativa mira a innescare una guerra psicologica e sfruttare la crisi mediorientale per operazioni di intelligence. Teheran, dal canto suo, ha risposto con arresti e limitazioni di internet, accusando presunti agenti esterni di seminare il panico

Le Forze di difesa israeliane hanno preso ispirazione dall’intelligence statunitense, in particolare dalla Central Intelligence Agency. Ieri hanno diffuso un insolito comunicato in farsi per consigliare agli iraniani preoccupati per la situazione nel Paese di prendere in considerazione l’idea di contattare il Mossad, il servizio di spionaggio all’estero. Proprio come l’agenzia statunitense da alcuni anni diffonde messaggi in russo, cinese, farsi e coreano per reclutare risorse in particolare in Russia, Cina, Iran e Corea del Nord.

“Cari cittadini iraniani”, scrivono le Froze di difesa israeliane sul canale X in farsi (aperto nel 2019), “comprendiamo la vostra difficile situazione, data la durezza delle condizioni create dal regime. Negli ultimi giorni abbiamo ricevuto molti messaggi da persone preoccupate per l’attuale futuro incerto. Persino coloro che si identificano come membri delle istituzioni per la sicurezza del regime ci hanno espresso paura, disperazione e rabbia per quanto sta accadendo in Iran e ci hanno chiesto di contattare le autorità israeliane, affinché l’Iran non subisca la stessa sorte del Libano e di Gaza”, si legge. E ancora: “A questo punto, è necessario chiarire che non siamo l’autorità competente per tali richieste. Ma il minimo che possiamo fare è indirizzarvi tramite questo link al sito web del Mossad”, prosegue il messaggio includendo il collegamento alla pagina dei contatti dell’agenzia di spionaggio.

Situazioni come la crisi in corso rappresentano sicuramente un’occasione di reclutamento per i servizi stranieri. Ma non soltanto per chi è direttamente coinvolto; per esempio, non soltanto per il Mossad in questo caso. L’impatto di queste comunicazioni, però, è tutto da verificare per quanto riguarda l’effetto reclutamento. Ma non è l’unico impatto possibile: infatti, ce n’è uno che riguarda la guerra psicologica. In questa situazione in particolare, il Mossad ha già alimentato la psicosi nei vertici iraniani grazie a un attacco con i droni preparato per mesi e compiuto dal territorio iraniano.

Nelle scorse ore Teheran ha annunciato che cinque presunti agenti del Mossad sono stati arrestati con l’accusa di aver danneggiato l’immagine del Paese online. “Questi mercenari hanno cercato di seminare paura tra la popolazione e di offuscare l’immagine del sacro sistema della Repubblica islamica dell’Iran attraverso le loro attività calcolate in rete”, hanno scritto le agenzie di stampa ufficiali citando una dichiarazione delle Guardie Rivoluzionarie. Gli arresti sarebbero avvenuti nella provincia occidentale del Lorestan. L’Iran aveva annunciato venerdì l’imposizione di restrizioni temporanee su Internet per tutta la durata del conflitto.


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