Mario Vattani, già commissario per l’Italia a Expo 2025 ed ex ambasciatore a Singapore, è stato nominato nuovo ambasciatore italiano in Giappone. Esperto di relazioni economiche e culturali con Tokyo e autore del saggio “Svelare il Giappone”, proviene da una famiglia con profondi legami diplomatici con il Paese del Sol Levante
Mario Vattani, dal settembre del 2023 commissario generale per l’Italia a Expo 2025, è il nuovo ambasciatore italiano in Giappone, prendendo il posto di Gianluigi Benedetti. Lo ha deciso il Consiglio dei ministri di giovedì durante il quale è stato indicato anche Marco Peronaci, attuale rappresentante alla Nato, come prossimo ambasciatore negli Stati Uniti.
Dal 2021 è stato ambasciatore d’Italia a Singapore, dove ha organizzato eventi promozionali economici e culturali come l’Italian Festival e la mostra di arte contemporanea italiana The Grand Italian Vision curata da Achille Bonito Oliva. Nato in Francia il 7 luglio 1966, Vattani è entrato in diplomazia nel 1991, dopo la laurea in Scienze Politiche presso l’Università di Roma “La Sapienza”. È stato consigliere diplomatico del ministro dell’Agricoltura dal 2001 al 2003 e del sindaco di Roma, Gianni Alemanno, dal 2008 al 2011. Ha prestato servizio negli Stati Uniti e in Egitto, in ambito economico e consolare, maturando poi una vasta esperienza in Giappone, a Tokyo, Osaka e Kyoto, con particolare attenzione alle relazioni economiche e culturali. Capo dell’ufficio economico commerciale dell’ambasciata italiana a Tokyo dal 2004 al 2008, Vattani ha seguito la partecipazione italiana all’Expo di Aichi nel 2005 ed è stato responsabile del grande evento di promozione integrata Primavera Italiana in Giappone. Al ministero degli Esteri, dal 2014 al 2021 è stato Coordinatore per l’Ue-Asia Pacifico, occupandosi anche delle relazioni dell’Italia con organizzazioni regionali come l’Indian Ocean Rim Association, per la quale ha ricoperto il ruolo di National Focal Point, e con l’Asean. Selezionato per il programma Etp Japan dell’Unione europea nel 2003, parla giapponese ed è stato ricercatore presso l’Institute of Japanese Identity dell’Università Takushoku di Tokyo.
Al Giappone Vattani ha dedicato un volume, “Svelare il Giappone”. Si tratta di un saggio, pubblicato da Giunti, in cui racconta il Paese del Sol Levante attraverso esperienze vissute e riflessioni sulla sua cultura, i suoi contrasti e la sua bellezza nascosta. “Raccontare il Giappone significa anche parlare di noi, del modo in cui lo osserviamo e di come riesce a cambiarci”, ha sottolineato Vattani. La cultura giapponese “affascina perché è insieme attraente e misteriosa, ordinata e ribelle”, ha spiegato Vattani recentemente, in occasione della sesta ristampa del volume, in versione tascabile. Proprio “in questo equilibrio che credo risieda la sua capacità di meravigliarci sempre”.
Ma è tutta la famiglia Vattani ad avere un legame molto forte con il Giappone. Il padre, l’ambasciatore Umberto Vattani, firmò nel 1999, quando era segretario generale della Farnesina, il memorandum d’intesa per la costituzione della Fondazione Italia Giappone. Dal 2007, succedendo a Umberto Agnelli e John Elkann, ne è presidente. A Tokyo ha prestato servizio, per ben due volte, anche Enrico Vattani, fratello di Mario, anch’egli diplomatico.