Italia e Arabia Saudita rafforzano il partenariato economico e politico: Tajani inserisce Riad nel piano export e rilancia sul corridoio Imec. Convergenza anche sulla crisi di Gaza, con Roma pronta a sostenere una missione Onu a guida araba per la soluzione dei due Stati
“I rapporti commerciali tra Italia e Arabia Saudita sono molto positivi, l’ho inserita nel piano per l’export italiano, le imprese del nostro Paese sono pronte a condividere il saper fare”. Con queste parole il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha accolto a Villa Madama il suo omologo saudita, Faisal bin Farhan Al Saud – salutato a braccia aperte con un “My friend” al suo arrivo. Al centro del colloquio una doppia agenda: rafforzamento delle relazioni economiche e ricerca di soluzioni alla crisi in Medio Oriente.
Tajani ha rimarcato la disponibilità dell’Italia a lavorare con Riad nell’ambito del Corridoio Imec, che connette India, Medio Oriente ed Europa, riconoscendo il ruolo che l’Arabia Saudita può svolgere nei progetti di connettività euro-asiatica. Sul piano politico, il ministro ha ribadito che “tutta la nostra azione è rivolta a Gaza”, con l’obiettivo di arrivare a un cessate il fuoco, fermare le vittime civili e liberare gli ostaggi israeliani. “Lavoriamo insieme per la soluzione a due Stati”, ha aggiunto, aprendo anche alla prospettiva di una missione internazionale sotto egida Onu “a guida araba, anche saudita, per costruire lo Stato palestinese”.
Dal canto suo, Faisal bin Farhan Al Saud ha sottolineato la “grande collaborazione” con l’Italia e la “convergenza di vedute” sulla crisi di Gaza. Ha parlato della necessità di “arrivare a soluzioni pacifiche per tutti i popoli della regione” e condannato l’uso della forza “contro i civili di Gaza e della Cisgiordania”. Il ministro saudita ha inoltre esteso il discorso alla dimensione globale, riaffermando l’impegno di Riad a sostenere iniziative di pace anche sul fronte della guerra in Ucraina.
Sul terreno economico, la visita ha offerto l’occasione per ribadire il posizionamento strategico dell’Arabia Saudita per l’Italia. Salem Alsambi, membro dell’Italy-Saudi Business Council, ha spiegato che “le relazioni bilaterali sono forti e diversificate, comprendono economia, commercio e diplomazia. L’Arabia Saudita rappresenta un partner fondamentale per l’Italia nel Golfo, con la presenza di aziende italiane come Eni e Saipem in progetti energetici e infrastrutturali connessi alla Vision 2030”.
Alla dimensione attuale si aggiunge la prospettiva storica richiamata da Yusuf Abdul Sattar Al-Maymani, vicepresidente del Saudi-Italian Business Council: “Dal 1932, anno della firma del trattato di amicizia, le relazioni hanno conosciuto una crescita continua, con l’Arabia Saudita tra i principali fornitori di petrolio e prodotti petrolchimici all’Italia e, al tempo stesso, con un export italiano sempre più rilevante nei settori industriali e manifatturieri. Le camere di commercio e le istituzioni di entrambi i Paesi hanno avuto un ruolo fondamentale nel sostenere missioni imprenditoriali e promuovere le opportunità legate alla Vision 2030”.
Alsambi individua però anche le sfide future: “Il contesto regionale e i mutamenti nel mercato energetico globale possono incidere sul ritmo degli investimenti e della cooperazione. La vera prova sarà mantenere equilibrio tra interessi economici e progressi politici, in particolare sulla questione dei due Stati”.
La visita a Roma conferma dunque la centralità che l’Arabia Saudita intende assumere come attore diplomatico e regionale, mentre l’Italia punta a consolidare il proprio ruolo di ponte tra Europa, Mediterraneo e Medio Oriente, muovendosi su un doppio binario: rafforzamento dei rapporti economici e coinvolgimento attivo nei percorsi di stabilizzazione politica.