Si terrà dal 4 al 6 settembre 2025 per il quinto anno l’Università d’Estate sull’intelligence a Soveria Mannelli, nel centro della Calabria, per riflettere sul tema del perché “Tutto scorre più in fretta”. Tutti i dettagli
Negli ultimi anni stanno fortunatamente aumentano le iniziative culturali e scientifiche sull’intelligence in tutto il Paese. Appunto per questo più che seguire una moda, occorre creare una grande consapevolezza culturale. L’intelligence ha che fare certamente anche con la guerra, ma quella più pericolosa non è il conflitto che si sta combattendo tra Russia e Ucraina o tra Israele ed Hamas ma quanto si sta sviluppando tra intelligenza umana e intelligenza artificiale.
Piuttosto che articolare percorsi formativi e scrivere saggi che sono rivolti al passato, impegniamoci a intuire le traiettorie dell’avvenire. È quello che cercheremo di fare per la quinta volta con l’Università d’Estate sull’intelligence a Soveria Mannelli, nel centro della Calabria, dal 4 al 6 settembre 2025 per riflettere sul tema del perché “Tutto scorre più in fretta”.
Partiamo dalla premessa che è fondamentale definire una strategia della sicurezza nazionale, declinata dal punto di vista politico, militare e della cybersicurezza, perché occorre prima stabilire dove vogliamo andare, perché oggi più che la velocità conta la direzione.
Inoltre, uno Stato riesce ad attuare le proprie politiche attraverso la propria organizzazione, per cui il tema dell’intelligence collegato con la pubblica amministrazione non si può più eludere. Cosi come diventa fondamentale sapere comunicare correttamente l’intelligence, in una società distinta da teorie del complotto e dalla disinformazione intenzionale e permanente.
L’intelligence è un ambito necessariamente riservato, e nel corso della storia anche oscuro, ma occorre fuoriuscire dai luoghi comuni che circolano, alcuni dei quali veri. Ma sono molti di più quelli falsi, a cominciare da quello che l’l’intelligence sia in grado di fare qualunque cosa.
L’intelligence per noi è “intelligenza del mondo”, cioè lo strumento che aiuta a interpretare la realtà in continua evoluzione e che non può non confrontarsi con l’intelligenza artificiale, che è il fenomeno più rilevante di tutti i tempi perché sta disegnando un mondo in cui nulla sarà come prima.
Abbiamo quindi bisogno di punti di riferimento a livello nazionale, per capire il nuovo ordine mondiale e riflettere sugli sviluppi sociali che ci pongono davanti a un mondo in tempesta.
Come è stato già detto, se è alta la confusione sotto il cielo, la situazione è quindi eccellente. Ed è infatti, eccellente per chi vuole comprendere, discutere, confrontarsi, utilizzando una mente ospitale, con l’intento di capire per poi agire.
Appunto per questo, può essere utile costruire un laboratorio che produca idee da offrire alla comunità nazionale per cercare di affrontare i terribili e meravigliosi territori del domani.
(Per le prenotazioni scrivere a universitaestate@socint.org)