I servizi tedeschi avvertono i cittadini: Mosca recluta online manodopera anonima per sabotaggio e spionaggio a basso costo. Pene severe, focus su infrastrutture critiche e coinvolgimento diretto della società civile. Così Berlino alza il velo sulla guerra ibrida
La Germania ha deciso di alzare il velo sulla guerra invisibile che attraversa l’Europa. Lo fa con una campagna pubblica senza precedenti, firmata a quattro mani da Bka, BfV, Bnd e controspionaggio militare. Lo slogan è semplice e diretto: “Non diventare un agente usa e getta”. Il messaggio, ancora più chiaro. I servizi segreti stranieri, soprattutto russi, stanno cercando di trasformare cittadini comuni in pedine temporanee, manodopera a basso costo per missioni di spionaggio, sabotaggio e disinformazione.
Il metodo
La guerra d’influenza passa per i telefoni di tutti.
Non si parla di scenari hollywoodiani, ma di dinamiche quotidiane. L’incipit sarebbe un contatto casuale. Un messaggio su un social o in app di messaggistica. La conversazione sembra innocua, poi arrivano piccole prove di affidabilità in cambio di poche decine di euro: scatta una foto tecnica a un deposito, lancia un drone sopra un cantiere, porta a termine un atto vandalico apparentemente banale. In realtà, ogni gesto ha il preciso obiettivo di raccogliere intelligence, testare la sicurezza di un sito, indebolire un’infrastruttura critica.
È questo il cuore del metodo. Sfruttare l’ignoranza del pedone, che spesso non percepisce il valore strategico del compito ricevuto, costi economici e strategici ridotti e negabilità totale.
I bersagli
Nel mirino finiscono infrastrutture energetiche, trasporti, cantieri della difesa e installazioni militari. Le indagini in corso documentano cavi tranciati su unità navali, tentativi di contaminazione, lanci di droni, incendi dolosi e progetti per colpire rotte cargo. Episo di che appartengono a un disegno di logoramento graduale, progressivo e granulare della prontezza operativa tedesca ed europea. E, in parallelo, inviano un messaggio psicologico all’opinione pubblica: la vulnerabilità è ovunque.
Le conseguenze
Per sensibilizzare e responsabilizzare l’opinione pubblica, la cornice giuridica impostata è severa. Fino a 5 anni di reclusione per sabotaggio anticostituzionale, fino a 10 nei casi più gravi di collaborazione con servizi segreti esteri. Berlino chiarisce così che non esistono “piccoli incarichi” quando il mandante è un avversario strategico. Ogni gesto è tassello di un’operazione ostile, e ogni cittadino potenzialmente un bersaglio di reclutamento.
Cosa fare se contattati?
Il modello tedesco ha valore di best practice per l’intero Continente. La combinazione di deterrenza pubblica, canali di segnalazione riservati e coinvolgimento civico costituisce un approccio replicabile anche in Paesi come l’Italia. Le filiere critiche come porti, ferrovie, energia e difesa, sono vulnerabili ad attacchi “a bassa soglia” ma ad alto impatto, soprattutto quando la dimensione fisica si intreccia con quella cyber attraverso Osint, social engineering, e un gesto materiale che ne completa l’efficacia.
La campagna insiste su un punto: in caso di contatto sospetto, non rispondere e rivolgersi subito al Bfv attraverso i canali riservati, che garantiscono la massima confidenzialità. È una chiamata alla resilienza civile: la difesa nazionale passa anche dalla capacità dei singoli di riconoscere la trappola e interrompere la catena di reclutamento.
La guerra ibrida non cerca 007 addestrati, ma esecutori occasionali. Berlino solleva il velo su una nuova dinamica del conflitto sotto soglia. La vera arma è la massa critica di inconsapevoli che, con un gesto apparentemente marginale, possono innescare un danno sistemico. Spezzare questa catena prima che si chiuda significa informare, sensibilizzare i cittadini e portare le operazioni ibride – per loro natura all’interno della zona grigia – alla luce del sole.