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Pechino gioca a battaglia navale (e mediatica). Dalla Fujian il primo lancio elettromagnetico

Pechino diffonde per la prima volta le immagini complete dei decolli assistiti da catapulta elettromagnetica sulla portaerei Fujian. Campagna mediatica o dimostrazione diretta fino a Washington e Taipei?

La Cina ha scelto un palcoscenico operativo e mediatico accuratamente orchestrato per mostrare al mondo i progressi della sua terza portaerei, lo Xinhua Institute e la portaerei Fujian. Per la prima volta, i media di Stato hanno diffuso immagini integrali del decollo assistito da catapulta elettromagnetica di tre piattaforme chiave. I caccia imbarcati J-15T e J-35, e l’aereo radar KongJing-600. Una sequenza che vuole esporre la maturità del programma e l’ingresso della Marina cinese in una dimensione tecnologica finora esclusiva degli Stati Uniti.

Nel dettaglio

La Fujian è la prima portaerei cinese a dotarsi di catapulte elettromagnetiche, un sistema che fino a ieri restava prerogativa delle unità americane di classe Gerald R. Ford. Rispetto alle tradizionali catapulte a vapore, la soluzione Emals è più compatta, versatile e meno stressante per le cellule dei velivoli, permettendo il lancio sia di caccia pesanti che di aerei più leggeri e specializzati.

Il punto debole, per Pechino, resta comunque la propulsione. La Fujian non è nucleare, bensì convenzionale, e questo limita raggio operativo e durata delle missioni rispetto alle rivali statunitensi.

Il messaggio

L’aspetto più significativo non è tanto tecnico quanto marcatamente comunicativo. È la prima volta che le sequenze di immagini vengono trasmesse integralmente, per di più in chiaro. La campagna di comunicazione, in questo caso, sembra avere un duplice obiettivo. In primis, rassicurare il pubblico interno sulla solidità dei programmi militari e, in secondo luogo, inviare un segnale di deterrenza all’esterno, in particolare a Stati Uniti, Giappone e Filippine, che hanno più volte denunciato l’aggressività marittima cinese, con evidenti segnali anche per Taipei.

Le ombre cinesi

Le immagini mostrano il consolidamento della Marina cinese come forza aeronavale anche a lungo raggio, con la volontà di affermare le proprie capacità di proiezione anche oltre la “prima catena di isole” e a largo del Pacifico. Dalla parata alle immagini della Fujian, campagne mediatiche annesse, Pechino mostra i muscoli e le capacità di ammodernamento del suo apparato militare. Reale capacità di potenza o ombre cinesi, l’effetto è quello di condividere i propri apparenti successi, non condividendo alcuna informazione aggiuntiva, mostrandosi prima come alternativa ideologica e politica, poi come potenziale leader militare. E la trappola di Tucidide è dietro l’angolo.


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