Il governo assegna 58 milioni di euro per attuare la Strategia nazionale di cybersicurezza nel triennio 2025–2027. Il decreto, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, finanzia interventi per rafforzare la difesa digitale del Paese e sostenere lo sviluppo di un ecosistema tecnologico nazionale. Con l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale al centro della governance, l’Italia punta a consolidare la propria autonomia e resilienza nel dominio cibernetico
Il governo accelera sulla sicurezza digitale. È stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 30 settembre 2025 il decreto del Presidente del Consiglio che definisce la ripartizione dei fondi per l’attuazione della Strategia nazionale di cybersicurezza nel triennio 2025–2027, quello che rappresenta un passaggio politico importante nella costruzione della capacità cyber del Paese.
Il provvedimento, proposto dall’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale d’intesa con il ministero dell’Economia e delle Finanze, assegna circa 58 milioni di euro alle amministrazioni coinvolte nel Piano di implementazione della Strategia. Si tratta di risorse destinate a sostenere interventi strutturali e azioni mirate per rafforzare la sicurezza e la resilienza informatica nazionale, in linea con gli obiettivi fissati dal governo e dal quadro strategico 2022–2026.
Il decreto
Alla base del decreto ci sono due strumenti finanziari nati con la legge di bilancio del 2022. Il primo è il Fondo per l’attuazione della Strategia nazionale di cybersicurezza, pensato per promuovere investimenti in autonomia tecnologica e potenziamento delle infrastrutture digitali. Il secondo è il Fondo per la gestione della cybersicurezza, volto a sostenere le attività operative e i progetti di implementazione sul campo. Due leve complementari che, insieme ai finanziamenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e ai contributi delle amministrazioni pubbliche, andranno ad alimentare uno dei pilastri finanziari del sistema di difesa digitale del Paese.
Secondo i dati dell’Agenzia, sono attualmente in corso circa trecento interventi riconducibili alla Strategia nazionale. Si tratta di una molteplicità di progetti che spaziano dal rafforzamento delle difese informatiche delle infrastrutture critiche all’aumento della capacità di prevenzione e risposta agli attacchi, fino allo sviluppo di un ecosistema industriale e imprenditoriale legato al settore cyber. Un mosaico di iniziative che coinvolge la sicurezza dello Stato a tutto tondo. Ministeri, autorità indipendenti, regioni e province autonome, con effetti che si riverberano anche sul settore privato e sui cittadini.
Il decreto concretizza una tappa di consolidamento della governance nazionale della cybersicurezza, costruita negli ultimi anni intorno all’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale e che si muove volendo perseguire un duplice obiettivo. In primis, rafforzare la protezione del perimetro digitale dello Stato e, al tempo stesso, favorire la nascita di un ecosistema di innovazione capace di rendere l’Italia più autonoma sul piano tecnologico e più resiliente sul piano strategico.