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Altra notte di terrore nei cieli ucraini. Colpito anche un convoglio italiano

Un’ondata di attacchi russi ha colpito nove regioni ucraine, causando vittime civili e gravi danni alla rete energetica. Zelensky ha chiesto a Ue e Stati Uniti di imporre un “cessate il fuoco nei cieli”. Colpito anche un treno con attivisti italiani

Nella notte tra il 4 e il 5 ottobre la Russia ha lanciato uno degli attacchi aerei più massicci dall’inizio dell’invasione su larga scala, colpendo nove oblast ucraini con circa 500 droni e oltre 50 missili, inclusi i balistici “Kinzhal”. Il bilancio provvisorio è di almeno cinque morti e 18 feriti. Le regioni colpite includono Lviv, Ivano-Frankivsk, Zaporizhzhia, Chernihiv, Sumy, Kharkiv, Kherson, Odesa e Kirovohrad. Le difese ucraine hanno abbattuto 478 bersagli, ma otto missili e 57 droni sono riusciti a colpire obiettivi in 20 località.

La regione di Lviv è stata una delle più colpite, con 140 droni e 23 missili cruise. Quattro persone, tra cui una ragazza di 15 anni, sono morte in un attacco che ha preso di mira infrastrutture per il trasporto del gas. Un parco industriale è andato a fuoco e parte della città è rimasta senza elettricità e trasporti. A Zaporizhzhia un missile ha colpito un impianto industriale e abitazioni, causando un morto e dieci feriti. Danni anche a infrastrutture energetiche in Vinnytsia, Sumy e Chernihiv, dove persistono blackout programmati.

L’attacco ha anche sfiorato un convoglio ferroviario con oltre 100 attivisti italiani del Movimento europeo di azione non violenta (Mean), di ritorno da Kharkiv e diretto verso il confine polacco. Dopo tre ore di viaggio da Kyiv, il treno è stato coinvolto nei bombardamenti nell’area di Zhytomyr, senza conseguenze. “L’Ucraina difende il mondo da 13.200 giorni. Sosterremo il popolo ucraino finché sarà necessario”, ha dichiarato Marco Bentivogli, portavoce del Mean.

Secondo analisti ed esperti del settore energetico, l’attacco segna l’inizio di una nuova campagna russa contro le infrastrutture ucraine. Nonostante i progressi della difesa aerea, il sistema non è ancora in grado di proteggere pienamente il territorio: l’Ucraina rischia di affrontare l’inverno con blackout prolungati e difficoltà nell’erogazione di gas e riscaldamento.

“La Russia sta apertamente cercando di distruggere le nostre infrastrutture civili proprio ora, prima dell’inverno: le nostre infrastrutture del gas, la nostra produzione e trasmissione di energia” ha dichiarato il presidente Volodymyr Zelensky, aggiungendo che non c’è ‘”nessuna vera reazione da parte del mondo”e tornando a chiedere a Stati Uniti ed Europa di imporre un “cessate il fuoco unilaterale nei cieli” e di accelerare la consegna dei sistemi di difesa aerea. Zelensky ha anche denunciato la presenza di 100.000 componenti stranieri nei droni russi utilizzati nell’attacco, chiedendo controlli più severi sull’export per fermare il flusso di tecnologia verso Mosca.

Immediate le reazioni dall’Europa. L’Alto rappresentante dell’Ue Kaja Kallas ha definito gli attacchi “atti di terrore” e ha annunciato nuove sanzioni e forniture militari. Il ministro degli Esteri lituano Kestutis Budrys ha chiesto la cessazione totale delle importazioni europee di gas e petrolio russi, sottolineando che l’Ue resta il principale acquirente di Gnl di Mosca nonostante gli impegni di riduzione.


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