Nicolás Maduro ha assicurato la presenza di circa 5000 missili Igla-S sul territorio venezuelano, “armi potenti” per difendersi dalle aggressioni americane. Tutto sul più recente accordo strategico firmato con Vladimir Putin
Il leader del regime, Nicolás Maduro, ha assicurato che il Venezuela conta più di 5000 missili antiaerei russi, del tipo Igla-S, che hanno l’obiettivo di garantire la tranquillità del popolo venezuelano e la difesa di fronte alle aggressioni americane.
Sono “una delle armi più potenti che esistono”, ha dichiarato ieri Maduro in una trasmissione televisiva. “Qualsiasi forza militare del mondo sa il potere degli Igla-S e il Venezuela ha niente meno che 5000 Igla-S, in posti chiave per la difesa antiaerea – ha detto Maduro -. Sono più di 5000, a buon intenditore…”.
Ci sarebbero anche “strumenti di simulazione” che permettono una migliore mira a chilometri di distanza. Ci sono “fino all’ultima montagna, fino all’ultimo paesino, fino all’ultima città del territorio venezuelano. È una patria imprendibile”. Ugualmente, truppe militari del regime sarebbero nelle coste del Venezuela durante le prossime 72 ore per arginare ulteriori attacchi statunitensi.
L’avvertimento di Maduro arriva in un contesto segnato dalle operazioni militari degli Stati Uniti contro il narcotraffico nel Mar dei Caraibi, che sono considerate dal regime socialista una minaccia alla sicurezza. Per il regime, il governo di Donald Trump cerca in realtà un cambiamento politico e non una guerra contro la droga.
Intanto, il Senato russo ha ratificato un nuovo trattato di associazione strategica con il Venezuela. L’alleanza è stata inviata e approvata dalla Duma e dal presidente, Vyacheslav Volodin, che ha promesso di dare priorità legislativa al documento.
Nell’intesa i governi di Mosca e Caracas si oppongono alle misure coercitive internazionali e a quello che considerano una “flagrante violazione della Carta delle Nazioni Unite”, si legge sul sito dell’emittente sudamericano Telesur.
Russia e Venezuela si dichiarano, quindi, disposte ad “unire sforzi per la lotta contro il legato coloniale e la falsificazione della storia del colonialismo, così come per denunciare il razzismo, il genocio e altri crimini”. Inoltre, l’accordo prevede l’impegno a cooperare nel controllo di armi e di disarmo per promuovere la stabilità internazionale e la sicurezza di tutti gli Stati.
In quanto al settore energetico, c’è la disposizione di aumentare la produzione di depositi di gas naturale e lo sviluppo dell’esplorazione dei giacimenti di petrolio, attraverso imprese congiunte che promuoveranno anche le operazioni di commercio di combustibile.
Questo accordo si aggiunge ad altri 350 documenti bilaterali sottoscritti dal Venezuela e la Russia nell’ambito di una grande alleanza strategica geopolitica ed economica.
















