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Ue-Mercosur, a che punto è l’accordo

Dopo 25 anni di negoziati, prima di questo Natale potrebbe esserci la chiusura dell’alleanza per la zona di libero mercato più grande del mondo. L’annuncio del presidente brasiliano e le resistenze che ancora ci sono…

Lo scoop arriva dal presidente del Brasile, Luiz Inácio Lula da Silva: il prossimo 20 dicembre si firmerà il tanto atteso accordo tra l’Unione europea e il Mercosur (Mercato Comune del Sud, fondato da Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay).

L’annuncio è arrivato durante la chiusura del G20 a Johannesburg, anche se ci sono ancora le resistenze del presidente francese, Emmanuel Macron, e i dubbi del presidente argentino, Javier Milei. “Vi garantisco che il 20 dicembre firmerà l’accordo tra l’Unione europea e Mercosur – ha dichiarato Lula da Silva -. È un momento molto speciale per il Mercosur e per l’Unione europea. Probabilmente sarà il maggior accordo commerciale del mondo”.

La zona di libero scambio commerciale tra l’Ue e Mercosur coinvolgerebbe 722 milioni di persone e circa 22.000.000 milioni di dollari di Pil. L’alleanza beneficerà i 27 Paesi dell’Unione europea, e i soci di Mercosur (Argentina, Brasile, Paraguay, Uruguay e Bolivia). I rapporti tra l’Ue e Mercosur cominciarono a consolidarsi nel 1995 con l’Accordo Interregionale di Cooperazione, e da lì sono iniziati i negoziati per un’alleanza più allargata. A giugno del 2019 è stato firmato un “accordo di principio” e un anno fa c’è stata la firma di un capitolo politico dell’accordo, ma la chiusura definitiva sarebbe a dicembre. Il luogo per la firma potrebbe essere Brasilia o Foz de Iguaçu, secondo il presidente brasiliano.

Quest’alleanza potrebbe segnare l’inizio di una nuova fase di cooperazione economica, ma prima si devono superare le differenze sulla gestione delle politiche ambientali. La Francia, infatti, continua a fare un’opposizione molto dura all’articolo, ma non è riuscita a creare una minoranza di blocco dentro l’Unione europea.

Il governo di Macron esige una clausola di sicurezza, tramite un meccanismo legale, che permetta di limitare le importazioni temporalmente nel caso di danni ad un settore specifico. La loro preoccupazione riguarda il commercio di carne di fronte a colossi dell’esportazione come Brasile e Argentina. Su questo tema, Lula da Silva è stato enfatico: “Non sto negoziando con la Francia. Negozio con l’Ue, che ha von der Leyen e Costa come rappresentanti dei negoziati”.

A premere sulla chiusura dell’accordo è la guerra di dazi del presidente americano Donald Trump, che aumenta la necessità di soci alternativi per l’Europa e non solo… Lula da Silva ha però ammesso che, una volta firmata l’intesa a dicembre “ci sarà molto lavoro da fare per godere dei vantaggi, ma l’inizio è la firma che si farà”.


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