La petrolifera starebbe rispettando gli accordi della compagnia americana, Chevron, l’unica rimasta operativa nel Paese sudamericano e libera dalle sanzioni internazionali. Ma le operazioni militari di Trump rischiano di fare chiudere molti pozzi rimasti aperti per problemi di magazzinaggio…
“Salpa dal nostro Paese una nave della compagnia statunitense Chevron con petrolio venezuelano diretta vero gli Stati Uniti, in rigoroso rispetto delle norme e nel rispetto degli impegni presi dalla nostra industria petrolifera”. Con queste affermazioni Delcy Rodríguez, vicepresidente del regime di Nicolas Maduro in Venezuela, nonché sorella del secondo uomo al comando, Jorge Rodriguez, ha annunciato attraverso il suo canale Telegram la partenza di un’imbarcazione della compagnia americana con greggio venezuelano.
Questo mentre continuano le tensioni tra Washington e Caracas e le operazioni militari contro il narcotraffico internazionale nel Mar dei Caraibi da parte delle forze armate degli Stati Uniti su ordini dell’amministrazione di Donald Trump. L’ultimo intervento è stato fatto alla petrolifera “Bella-1”, collegata alla compagnia Louis Marine Shipholding dell’Iran, quando era diretto verso le coste del Venezuela. L’accusa sarebbe di “assistere, promuovere e sostenere con appoggio finanziario, materiale e logistico” il regime iraniano. Secondo l’agenzia Bloomberg, le tre navi petrolifere sequestrate nelle ultime settimane hanno fermato petrolio per un valore di circa 300 milioni di dollari, risorse economiche che il regime di Maduro e i suoi alleati non riceveranno più.
Delcy Rodriguez ha aggiunto che il Venezuela “sempre è stata e continuerà ad essere rispettosa della legalità nazionale e internazionale”. Il messaggio è stato diffuso insieme ad un video in cui si vede un uomo, molto probabilmente dell’equipaggio, che annuncia la partenza della nave “Canopus Voyage” con circa 500.000 barili di petrolio venezuelano. Questa nave sarebbe delle Bahamas.
Chevron è l’unica compagnia petrolifera americana rimasta sul territorio venezuelano ed è una delle poche imprese operative in generale. Continua a svolgere le sue attività senza interruzioni insieme alla petrolifera statale venezuelana Pdvsa, e nel rispetto delle leggi internazionali, come sottolineato in un comunicato ufficiale dalla stessa azienda statunitense lo scorso mercoledì. Chevron non è sotto sanzioni e può ancora esportare petrolio dal Venezuela verso il Golfo degli Stati Uniti.
Tuttavia, le limitazioni imposte dal governo Trump al regime di Maduro potrebbero costringere il Venezuela a chiudere molti pozzi petroliferi, perché non ha capacità di magazzinaggio. I principali depositi in Venezuela sono al limite (resta spazio per soli 10 giorni) e non è più possibile spedirle verso l’estero per le attività marittime delle forze armate Usa. La produzione di Pdvsa, che attualmente è di circa 1 milione di barili al giorno, potrebbe essere ancora più ridotta.
















