Al contrario del 2012 che non premiò nessuno scrittore, quest’anno il Premio Pulitzer per la narrativa ha il suo vincitore.
Si tratta di Adam Johnson con il romanzo The Orphan’s Master Son pubblicato in Italia dalla Marsilio con il titolo Il signore degli orfani e tradotto da Fabio Zucchella.
Il racconto è ambientato nella Corea del Nord. L’autore infatti è uno dei pochi americani ad aver visitato questo Paese. Johnson, nato nel 1966, insegna alla Stanford University e ha dedicato ben sette anni alla preparazione di questo romanzo pubblicato in 12 Paesi diversi.
Il comitato del Pulitzer ha giudicato il romanzo di Johnson “squisitamente costruito, che trasporta il lettore in un viaggio avventuroso nelle profondità della Corea del Nord totalitaria e nei recessi più intimi dell’animo umano”.
Il pregio dello scrittore sta proprio nel far entrare il lettore in una nazione chiusa, ben nascosta agli occhi del mondo, capaci di scrutarla raramente. Attraverso l’innocenza di un bambino che seguiamo nel suo percorso di crescita, Il signore degli orfani, riesce a spalancare le porte di una dittatura e di un sistema sociale finora molto misterioso.
Johnson, intervistato da Il Giornale, ha spiegato come per lui questo romanzo sia diventato una vera e propria missione, dal momento che è stato testimone di orrori e sofferenze di una dittatura.
Adam Johnson, Il Signore degli Orfani, Marsilio Editori, pp. 560, 21 euro