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Fino a quando il prezzo dell’oro calerà

Nell’ultima settimana le quotazioni del prezzo dell’oro hanno subito una drastica diminuzione, toccando il picco negativo di 1.361,1 dollari l’oncia (oggi il prezzo è risalito a 1.391) e riportando una perdita di valore di circa il 20% dall’inizio del 2013.

Quali le ragioni?

Le ragioni sottostanti a questo calo sono molteplici: pesa principalmente il rallentamento della crescita del PIL della Cina, primo consumatore del metallo, e l’impatto sui mercati dei dati diffusi sulla crescita americana, positivi ma inferiori alle aspettative. A questi elementi si aggiungono fattori quali la notizia della possibile vendita da parte di Cipro delle riserve auree del paese per coprire parte del proprio gap finanziario (il quantitativo tuttavia è minimo rispetto ai volumi scambiati a livello globale) e la progressiva vendita delle attività di investimento collegate al metallo da parte di alcuni fondi di investimento, elementi che hanno contribuito ad alimentare aspettative negative sul trend del prezzo del metallo.

Quale le implicazioni?

Il calo del prezzo dell’oro si inserisce in una generale tendenza al ribasso dei prezzi e della domanda delle materie prime, legato in primis al rallentamento dei settori consumatori (in particolare industria). La domanda debole ed un diffuso eccesso di offerta di materie prime (determinato dal tardivo adeguamento dei livelli di produzione rispetto alla domanda più debole) hanno causato una forte flessione dei prezzi finali delle principali industrial commodity (acciaio, rame, ecc.). Queste dinamiche stanno avendo un impatto evidente sulle aziende del settore delle commodity che, sperimentando contemporaneamente un calo della domanda e dei prezzi, stanno assistendo ad un assottigliamento dei propri margini operativi.



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