Skip to main content

Milena Gabanelli dice no. La farsa a 5 Stelle continua

Milena Gabanelli ha detto no. Dopo avere vinto le Quirinarie a 5 Stelle ed essersi presa “una notte per pensarci”, la conduttrice di Report ha sciolto la riserva: “Continuo a fare la giornalista. Non è stata una riflessione serena, ma solo attraverso il mio lavoro provo a cambiare le cose”, ha detto in una lettera esclusiva al Corriere.it.

E ora che si fa? Si scende uno a uno i gradini del podio grillino. Già perché non basta fermarsi al secondo. Il fondatore di Emergency Gino Strada non è disponibile e non resta che optare per il terzo posto occupato da Stefano Rodotà. Un nome su cui il Pd difficilmente potrà dire no vista la storica appartenza del giurista anche se non troppo organica al partito, anche quando non si chiamava Pd.

Così ora dietrofront. L’appello rivolto ieri a Pierluigi Bersani da Beppe Grillo, “Caro Pierluigi Bersani prova a venire incontro al cambiamento. Volete il cambiamento? Ora ce l’avete, votate Gabanelli”, dovrà subire una lieve modifica: il cambiamento dovrà fare rima con Rodotà.

Un nuovo capitolo della farsa a 5 Stelle per il Quirinale. Prima il tira e molla sul nome di Prodi che ha coinvolto lo stesso Grillo e Gian Roberto Casaleggio, il voto e rivoto online a causa dell’attacco hacker che tante ironie ha suscitato in rete, poi i nomi che prima erano dieci, dopo nove, dopo ancora uno. E ora che il numero uno e due si sfilano, tocca al numero tre. E speriamo che i numeri siano finiti.



×

Iscriviti alla newsletter