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Il “golpettino” secondo Beppe Grillo

Un “golpettino istituzionale furbo”. Beppe Grillo corregge il tiro e prova ad ammorbidire i toni usati nel giorno della rielezione di Giorgio Napolitano alla presidenza della Repubblica. L’occasione è la conferenza stampa-comizio che tiene a Roma, dove i militanti 5 Stelle lo attendono in una soleggiata domenica di aprile, all’indomani della conferma al Colle di Napolitano.

“Hanno deciso di notte che il settennato veniva rinnovato: non c’è mai stato un settennato doppio. E’ avvenuto uno scambio tra la democrazia, ridotta ormai al lumicino e qualcosa per rubare il tempo”.

Migliaia di manifestanti aspettavano assiepati in piazza Santi Apostoli l’arrivo del leader che, per ragioni di ordine pubblico, non ha parlato alla piazza: si è limitato a salire sul tettuccio dell’auto per un saluto prima di lasciare la manifestazione. Tanta l’indignazione dei militanti per la scelta di Napolitano.

I manifestanti avrebbero voluto raggiungere il Quirinale per fare sentire la propria voce, ma sono stati costretti a ripiegare su una passeggiata, pacifica, fino al Colosseo, dove il corteo, tra delusione e stanchezza, si è sciolto.

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