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Energy for future Presidents

di Emilia Blanchetti, vice presidente Aris e coordinatrice scientifica del Festival dell’Energia.

L’autore di “Fisica per i presidenti del futuro” torna in libreria con un altro manuale da non perdere: “Energia per i presidenti del futuro”, di prossima pubblicazione in Italia sempre per i tipi di Codice Edizioni.
Muller è uno scienziato, un inventore, un visionario, un professore universitario che ha scelto di dedicare buona parte della sua attività accademica e didattica alla divulgazione di materie complesse a pubblici non esperti, ma che ugualmente devono comprendere esattamente meccanismi, condizioni e conseguenze di scelte che impattano sulla vita e sul futuro del pianeta, poiché devono decidere per gli altri, i politici, o devono eleggere chi decide per gli altri, gli elettori.
Già nel precedente volume Muller affrontava di fatto tematiche strettamente legate al futuro energetico: le verità delle multinazionali del petrolio, le posizioni opposte in merito al riscaldamento globale, eccetera. Secondo Muller un futuro capo di Stato, anche se coadiuvato da una folta schiera di consulenti scientifici, deve conoscere questi temi, poiché lo attendono decisioni importantissime e delicate.
Nel nuovo libro Muller afferma che “niente ha un maggiore impatto sulle nostre vite che la domanda, e la scarsa disponibilità, di energia a basso costo”. E quindi, dalle conseguenze dell’incidente di Fukushima all’espansione energetica cinese, dalla primavera araba al surriscaldamento globale, occorre porsi domande molto precise, e potersi formare un’opinione solida, basata sulla conoscenza, sostenuta da dati scientifici, delle possibili conseguenze di ogni ipotetica decisione.
Il nuovo libro di Muller, scorrevole e appassionante, affronta le tematiche energetiche attraverso differenti punti di vista: le catastrofi, lo scenario attuale, le energie alternative, le basi fisiche sul concetto di energia. Il capitolo conclusivo raccoglie i suggerimenti per i futuri presidenti, di fatto indicando alcuni indirizzi precisi: il futuro per ora è nel gas, le grandi catastrofi (Fukushima e Golfo del Messico) non devono condizionare totalmente le scelte energetiche del futuro, il fracking può essere effettuato in maniera sostenibile, lo sfruttamento dello shale gas è la risposta al cambiamento climatico. E via così, prendendo in esame tutta una serie di scenari possibili: no all’auto elettrica, sì all’auto ibrida; no all’etanolo, sì ai carburanti sintetici, per concludere con un avviso a prendere le distanze dai “falsi miti”, tra cui “thinkglobally, actlocally”, in cui Muller identifica in realtà un modo per mettersi a posto la coscienza ma non un modo per risolvere i problemi su scala globale.
Che si sia d’accordo o no, il libro di Muller si legge con piacere, e certamente offre un punto di vista autorevole e ben argomentato su una serie di questioni che impattano quotidianamente sulla politica e sulla società. Il testo è molto americano-centrico, naturalmente, ma molte riflessioni si applicano a contesti geopolitici, sociali ed economici anche molto diversi.
Sarebbe interessante verificare quanto il nostro prossimo Primo Ministro sarà in grado di tracciare una linea politica energetica sulla base di conoscenze scientifiche.

 


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