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Vi spiego perché Malta è l’isola della Blockchain

Di Maria Elena Viggiano
blockchain

Il 1° novembre a Malta sono entrate in vigore tre leggi che stabiliscono un quadro normativo per la tecnologia blockchain, diventando così il primo Paese al mondo a dare certezze giuridiche in questo ambito. La notizia ha attirato immediatamente l’interesse degli operatori del settore e, in quanto Stato membro dell’Ue, potrebbe essere un esempio per altri Paesi. Ne parla Silvio Schembri, sottosegretario per i servizi finanziari, l’economia digitale e l’innovazione di Malta.

Il 4 luglio 2018 rappresenta una data storica per Malta, il Parlamento maltese ha approvato tre progetti di legge stabilendo la prima normativa che regolamenta la blockchain, le criptovalute e la tecnologia DLT (Distributed Ledger Technology). Quali sono le ragioni di questa scelta?

È indubbio che le innovazioni come il Distributed ledgert technology (Dlt), il cloud computing, l’intelligenza artificiale (Ai) e la robotica trasformeranno il mercato globale nei prossimi anni; già assistiamo al loro impatto su settori come i servizi finanziari, la salute, l’educazione, la logistica, i trasporti e la Pubblica amministrazione. Malta ha già un supporto normativo per attirare business ed investimenti ma, al fine di consolidare la sua posizione e sviluppare ulteriormente il suo potenziale diventando una valida alternativa tra i principali centri finanziari nel mondo, deve continuare ad aggiornare la sua struttura legislativa e il corpo normativo. Malta ha scelto di essere una guida in questo settore ed è determinata ad esplorare i benefici presenti nell’economia digitale garantendo la sicurezza delle leggi.

Malta si è guadagnata il titolo di “isola della Blockchain nel mondo”. Perché il governo maltese ha deciso di focalizzarsi sulla tecnologia blockchain?

L’economia maltese è relativamente matura e diversificata grazie al fatto che nel corso degli anni è riuscita a distinguersi tra una serie di industrie, passando dai servizi finanziari alle questioni societarie. Seguendo gli sviluppi dell’economia digitale, è stato un passaggio naturale esplorare le opportunità in questo settore in rapida crescita con un particolare interesse alla tecnologia Dlt. Così facendo riusciamo a diversificare l’economia e a sostenere la crescita che Malta ha registrato nelle ultime decadi.

Malta fa parte dell’Unione europea. Come pioniere nell’innovazione economica, può essere un esempio per gli altri Paesi Ue?

In questi ultimi anni, molti si sono opposti a questa regolamentazione. Malta ha portato il suo caso nelle sedi appropriate cercando di convincerli che la via per procedere è avere una propria legislazione. Le leggi che abbiamo promulgato dimostrano che questo settore può essere regolamentato a beneficio di consumatori ed investitori. È una industria nascente e non si può reprimere l’innovazione cercando di essere zelanti sui requisiti legislativi.

Binance, Bitbay e ZB.com hanno aperto uffici e annunciato partnership per nuovi scambi digitali. Quali saranno gli sviluppi? Quali i benefici per le aziende e start up della blockchain che decideranno di avere una sede a Malta?

L’interesse da parte dei principali operatori del settore è stato davvero impressionante. Il nostro obiettivo è attirare talenti e capacità per creare un ecosistema ottimale. Come Paese cerchiamo di fare il nostro meglio per offrire supporto a prescindere se gli investimenti riguardano il manifatturiero o le tecnologie innovative, perciò chi investe a Malta può essere sicuro del nostro impegno per favorire il loro successo. Soprattutto, le entità che operano nel digitale avranno certezze e chiarezza. Grazie alla nostra legislazione e alla stabilità legale, potranno investire le loro risorse senza paura che le cose possano cambiare all’improvviso. Credo fortemente che le aziende e le startup che si occupano della tecnologia blockchain valuteranno questi aspetti più di ogni altra cosa.

Cosa dovrebbero sapere gli investitori e i traders che vogliono operare a Malta?

Negli ultimi mesi, il governo maltese si è largamente impegnato con soggetti privati appartenenti a diversi settori, sia a livello locale che internazionale, oltre che con i principali esponenti degli organi regolatori, allo scopo di mettere in atto una legislazione che sia in linea con i nostri impegni internazionali ma che, allo stesso tempo, faccia da traino per il settore. Uno di questi tre Trattati, il Trattato sugli Asset Finanziari Virtuali, regolamenterà i servizi secondari e le offerte dei prodotti che includono le offerte iniziali degli asset finanziari virtuali e dello scambio asset Dlt. Un problema importante affrontato dalle autorità regolatorie di Malta è quello di avere la sicurezza di ciò che deve essere definito come bene finanziario digitale e cosa come bene finanziario tradizionale.

Come intendete procedere?

L’Autorità maltese per i servizi finanziari ha emesso un test, il cui scopo è quello di determinare in maniera efficace se una particolare Offerta monetaria iniziale (Ico) o valuta virtuale andrebbe classificata, o meno, come strumento finanziario, in termini di legislazione esistente relativa ai servizi di investimento, e se, in caso negativo, dovesse ricadere nell’ambito del nuovo Trattato Vfa. L’iniziativa legislativa di Malta è una di quelle olistiche, con l’intento di fondo di proteggere i consumatori che si affacciano in questo settore. La creazione di una struttura regolatoria intorno agli erogatori e ai fornitori di servizi conseguirà già un grado di protezione. Tuttavia, ci sono altri strumenti di salvaguardia previsti nel decreto, che includono un certo numero di provvedimenti volti a contrastare gli abusi del mercato, quali la proibizione della manipolazione dei mercati, l’insider trading, la divulgazione illegale di informazioni che influenzano i prezzi e altro.

L’Università di Malta e la Malta information technology agency (Mita) hanno recentemente sottoscritto un accordo che vede il lancio di un fondo per borse di studio del valore di 300mila euro. Perché avete deciso di coinvolgere gli studenti?

Il nostro obiettivo è costruire un ecosistema completo e avere persone con le giuste skills è fondamentale per raggiungere questo obiettivo. Compito del governo è valorizzare i talenti e il fondo per le borse di studio è solo una di molte iniziative; per esempio ci sono molti hub innovativi e un programma per educare gli impiegati statali sull’uso e sulle possibili applicazioni della blockchain.

Quale sarà l’impatto e l’applicazione nel settore del gaming e degli esports?

Uno dei grandi vantaggi di Malta è la forte presenza dell’industria del gaming. Crediamo fortemente che l’igaming, i servizi finanziari e le tecnologie innovative possano offrire sinergie. Per esempio, il fintech è uno degli esempi dove le tecnologie innovative e i servizi finanziari possono rafforzarsi gli uni con gli altri.

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