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Come stanno andando le consultazioni di Napolitano

Il programma di governo c’è già. Giorgio Napolitano l’ha indicato ieri nel suo discorso di insediamento davanti alle Camere riunite ed è quello costruito dai “dieci saggi” da lui chiamati quando era ancora il Presidente numero 11 della Repubblica italiana. Ora che è anche il numero 12, il capo dello Stato ha avviato delle nuove consultazioni, le terze dopo l’esito delle elezioni e si spera le ultime prima di sapere che forma avrà il nuovo governo.

Napolitano non vuole perdere tempo, bisogna “procedere senza indugio alla formazione dell’esecutivo, non correndo dietro alle formule o alle definizioni di cui si chiacchiera”, ha detto ieri. E partendo da questo presupposto: nessuno ha i numeri per governare da solo. Una forma di “larga intesa” quindi va trovata. Anche perché “non è un orrore ogni ipotesi di intese, alleanze, mediazioni, convergenze tra forze politiche diverse”.

Mentre i rumors su un esecutivo targato Matteo Renzi si fanno più consistenti anche se restano in ballo anche Giuliano Amato ed Enrico Letta, sfilano uno a uno, ancora una volta i protagonisti della politica italiana. La giornata è iniziata con i presidenti di Senato e Camera, Pietro Grasso e Laura Boldrini che hanno preferito non rilasciare dichiarazioni. Poi è stato il turno dei presidenti dei gruppi misti di Camera e Senato, Loredana De Petris e Pino Pisicchio, della rappresentanza della Südtiroler Volkspartei, della minoranza linguistica della Valle d’Aosta, di Fratelli d’Italia, di “Grandi autonomie e libertà” e di Sel.

Nel pomeriggio toccherà a Lega Nord alle 16.30, Scelta civica alle 17, M5S alle 17.30 (scartata l’ipotesi di boicottare le consultazioni come da Paolo Becchi, ideologo vicino al movimento, e da Claudio Messora, il responsabile comunicazione del gruppo M5S al senato, sul suo blog Byoblu), Pdl alle 18 e Pd alle 18.30. La nota del Quirinale fa sapere che Napolitano vedrà oggi anche il presidente emerito Carlo Azeglio Ciampi.

Tra le posizioni emerse questa mattina, sono da sottolineare l’apertura di Fratelli d’Italia a Matteo Renzi, “Renzi premier? Nomi non ne abbiamo fatti ma certo Renzi corrisponde alla tipologia giusta, vogliamo il cambiamento” ha detto Ignazio La Russa, e la netta chiusura di Sel verso qualsiasi esecutivo “che veda la presenza del blocco berlusconiano al proprio interno, anche se il premier fosse il sindaco di Firenze”, ha chiarito Nichi Vendola.

No esplicito della Lega ai nomi di Giuliano Amato e Mario Monti a Palazzo Chigi. Roberto Maroni ha spiegato che il suo partito “non è interessato a partecipare all’esecutivo ma si augura un governo a guida politica che sappia rispondere ad emergenze” indicando come priorità “creare lavoro, creare ricchezza e trattenerla sui territori per abbassare le tasse a imprese e famiglie”.

Disponibilità piena da parte di Scelta civica alle parole di Napolitano: “Non abbiamo posto condizioni, abbiamo perfettamente condiviso le condizioni che il presidente ha illustrato ieri alla Camera, che sono estremamente impegnative per tutte le forze politiche e che indicano un ben preciso ambito per costruire un governo che affronti i problemi in tempi rapidi”, ha detto Andrea Olivero al termine del colloquio. Anche Silvio Berlusconi ha ribadito sostegno pieno al capo dello Stato: “Aspettiamo che il presidente decida a chi affidare l’incarico” di presidente del Consiglio, “noi a quel punto cercheremo di dare il maggior sostegno possibile a colui che sarà il presidente incaricato”. La stessa linea scelta dal Pd nel documento approvato oggi alla direzione nazionale.

Dalla parte opposta il Movimento 5 Stelle che conferma la volontà di stare all’opposizione e valutare se votare i provvedimenti caso per caso. “Siamo noi l’unica opposizione in questo paese, ma non siamo soli perché con noi c’è un’ampia fetta di cittadinanza che chiede rinnovamento giustizia ed equità ed interpretando questa volontà non saremo contrari per principio ai provvedimenti che il governo presenterà. Valuteremo caso per caso come fa un’opposizione seria”, ha spiegata la capogruppo alla Camera Roberta Lombardi.

Articolo aggiornato alle 19

Guarda la diretta dal Quirinale



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