La Costa Concordia potrebbe essere più vicina al trasporto verso il Porto di Piombino. O almeno così sembrerebbe dalle intenzioni del governo che ha dato il via libera alla dichiarazione di stato crisi industriale per quell’area, accelerando cosi di fatto i lavori per di preparazione ad accogliere la nave naufragata davanti all’Isola del Giglio il 13 gennaio 2012.
Con l’approvazione di un decreto ‘emergenze’ (Disposizioni urgenti per il rilancio dell’area industriale di Piombino, di contrasto ad emergenze ambientali, in favore delle zone terremotate del maggio 2012 e per accelerare la ricostruzione in Abruzzo e la realizzazione degli interventi per Expo 2015) infatti il Consiglio dei ministri ha ‘sistemato’ alcune delle situazioni che sono ritenute della ‘”massima urgenza’”.
Decreto Emergenze ambientali
Nello specifico il provvedimento che tocca perlopiù temi di natura ambientale – ‘’da cui non derivano maggiori oneri per le finanze dello Stato’’ – prende in considerazione, proponendo misure ad hoc, la ricostruzione post-terremoto a L’Aquila del 6 aprile 2009 (prosecuzione dell’assistenza alla popolazione, ricostruzioni attraverso demolizioni straordinarie), il sisma dell’Emilia del 20 e 29 maggio 2012 (prorogando fino al 31 dicembre 2014 lo stato di emergenza e con la riapertura dei termini fino al 15 giugno 2013 per accedere ai finanziamenti agevolati), l’emergenza rifiuti a Palermo (proroga dell’ordinanza di Protezione civile sui rifiuti in Sicilia per Palermo; completamento della discarica di Bellolampo e realizzazione degli impianti di trattamento; nomina di un commissario da parte del governatore Siciliano Crocetta), la proroga della gestione commissariale degli impianti di depurazione in Campania (fino al 31 marzo 2014 per Acerra, Marcianise, Napoli nord, Foce Regi Lagni, Cuma e Succivo). Ma i punti più corposi riguardano il rilancio industriale dell’area di Piombino e gli interventi necessari per assicurare la realizzazione nei tempi previsti delle opere per Expo 2015 a Milano.
Piombino si “prepara” all’arrivo della Concordia
Con l’ok alla dichiarazione di area di crisi industriale, per Piombino si apre anche la strada a poter ospitare la Costa Concordia e procedere alla sua demolizione. In questo modo si accelerano i lavori, già previsti dal Piano dell’Autorità portuale. E, tra questi, anche quelle utili per un eventuale arrivo della nave naufragata, come per esempio lo scavo dei fondali.
Per il Piano di lavori previsto a Piombino occorrerebbero, in una fase ordinaria, circa 2-3 anni. Con la ‘spinta’ di oggi, da parte del Cdm, si potrebbe fare in non meno di un anno. Ma a questo punto potrebbero esserci dei problemi di tempo affinché la Costa Concordia vada davvero a Piombino; soprattutto per la tempistica che, infatti, non coincide con la ‘delicata’ procedura di rimozione, prevista – secondo il programma – tra circa 6 mesi.
In questo caso si potrebbero aprire delle possibilità per far andare la nave altrove. Tra i candidati ad accogliere la Concordia ci sono Civitavecchia, Genova, Palermo e sembra si sia da ultimo candidata anche Castellamare di Stabia a Napoli. In ogni caso a decidere, poiché la situazione è assimilabile alla gestione dei rifiuti, dovrebbe essere il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, che parla già di ‘’premessa per l’arrivo del relitto’’. Non solo. A Rossi toccherà d’ora in poi anche il compito di commissario straordinario che dovrà coordinare gli interventi per il rilancio economico e il rafforzamento industriale dell’area, avvalendosi dell’Autorità portuale e del comune. Per il governatore Toscano si tratta di ‘’un riconoscimento che apre nuove concrete prospettive di riqualificazione di quello che e’ ritenuto un settore strategico, vitale per l’intero sistema economico toscano, il secondo polo siderurgico a livello nazionale”.
L’operatività del decreto – che avverrà con un’intesa da raggiungere entro un mese e mezzo tra Regione, enti locali, Autorità portuale, ministero dell’Ambiente e quello dello Sviluppo – consentirà anche di definire la destinazione delle risorse (circa 100 milioni). Tra gli interventi, l’ammodernamento e l’adeguamento del Porto (dragaggio dei fondali, risanamento dei sedimenti contaminati del Porto), la realizzazione del collegamento stradale sulla Tirrenica, tra l’area siderurgica e portuale e l’asse stradale Cecina-Civitavecchia.
Commissario Unico per Expo 2015
Tra le emergenze prese in considerazione, anche gli interventi per l’Expo 2015 a Milano, che rimane un evento da ‘’gestire con poteri straordinari’’. Per accelerare questi interventi, il decreto unifica le figure del commissario straordinario del governo con quella del commissario generale dell’Esposizione, in un ‘nuovo’ commissario unico che sara’ nominato dal prossimo presidente del Consiglio, presumibilmente Enrico Letta. Ci potranno essere tre delegati per dare un aiuto, tra questi uno dovrà essere un prefetto.