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Vertigine digitale. Il nuovo libro di Andrew Keen

Arriva in Italia il guru di Internet celebre e discusso, Andrew Keen. Lui stesso si definisce sul suo account Twitter “The Anti Christ of Silicon Valley”.

Autore del nuovo libro “Vertigine digitale. Fragilità e disorientamento da social media” edito da Egea, sarà presente nel nostro Paese in questi giorni a cominciare dal 28 aprile al Festival del Giornalismo in programma a Perugia.

La tendenza che analizza Keen nel suo testo è quella di utilizzare il web 3.0, Facebook, Twitter, Google + e LinkedIn, in maniera così pervasiva nella nostra vita da renderci schizofrenici.

Se siamo così presenti nel mondo digitale, rischiamo di perderci e di essere disorientati dal qui e ora della vita vera e presente. I social media, pur essendo utili da una parte, hanno messo in atto, secondo Keen una rivoluzione che ha travisato e trasformato culturalmente la società come mai successo dalla Rivoluzione industriale.

La proiezione della propria immagine di chi è presente nel web rischia di essere così importante rispetto all’io vero e reale, tanto da rendere difficoltoso concentrarsi sulla propria esistenza al di fuori di Internet. Questo può provocare disorientamento sia per la propria identità, fuori da quella costruita sui social, sia per la totale mancanza di privacy.

“Oltre che creature sociali, come esseri umani, siamo e restiamo creature private” sostiene Keen citando Nicholas Carr, autore di “Internet ci rende stupidi? Come la rete sta cambiando il nostro cervello”.

Se i social media si propongono come comunità, alla fine l’individuo perde non solo la propria intimità e privacy nell’atto della condivisione sistematica e continua del proprio io, bensì finisce anche con il riconoscere la propria vita solo attraverso i social, perché quella diventa la vita vera. Conseguenza che rende le persone fragili e disorientate.

Andrew Keen quindi nel suo volume sostiene tesi che vanno contro la condivisione di noi stessi, la trasparenza personale che può trasformarsi in esibizionismo. È necessario recuperare il concetto di privacy e di libertà, ben correlati tra loro, per ambire a una felicità reale e non solo virtuale.

Andrew Keen, Vertigine digitale. Fragilità e disorientamento da social media, Egea, 2013, pagg. 224, 20 euro, 11,99 e-pub


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