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Salta l’incontro finanziario fra Cina, Giappone e Corea del Sud

La prevista riunione trilaterale fra i ministri delle Finanze di Cina, Giappone e Corea del Sud, preludio agli incontri del Asean+3, è stata cancellata. Lo riporta l’agenzia France Presse citando fonti diplomatiche nipponiche e cinesi.

I colloqui si sarebbero dovuti tenere a margine di un incontro della Banca asiatica per lo sviluppo a Delhi il mese prossimo. Come ogni anni le tre nazioni si preparano al vertice che terranno con i Paesi del Sudest asiatico. Un appuntamento di cui quest’anno non c’era necessità, spiega la fonte cinese.

A far saltare l’agenda sarebbe stata proprio la Cina, ospite dell’incontro. Secondo la fonte cinese, essendoci stato di recente un incontro in Brunei, sempre nell’ambito dei rapporti con l’Asean, non ci sarebbero ulteriori questioni da chiarire.

La spiegazione che tuttavia sembra convincere maggiormente la stampa nipponica, in particolare l’emittente NHK e l’Asahi Shimbun, fa riferimento alla presa di posizione sia cinese sia sudcoreana per la visita di 170 parlamentari giapponesi al santuario di Yasukuni, dove sono ricordati anche criminali di guerra del Secondo conflitto mondiale. Le atrocità compiute dalle truppe imperiali nipponiche e il militarismo del Sol Levante durante la prima metà del secolo scorso sono un nodo scoperto dei rapporti di Tokyo con Cina e Corea del Sud.

Tensioni che si uniscono alle dispute territoriali tra i tre Paesi, che nell’ultimo anno hanno conosciuto momenti di duro confronto in particolare tra Tokyo e Pechino per la sovranità sulle isole Senakaku-Diaoyu. Mentre tra Corea del Sud e Giappone lo scontro è attorno alle Dokdo, chiamate Takeshima dai nipponici.

Una relazione fragile quella tra i tre Paesi che la prospettiva di un accordo di libero scambio e la crisi nella penisola coreana ha fatto riavvicinare, ma che rischia di scivolare su problemi che affondano radici nella storia.


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