Si inaugura oggi a Milano la nuova edizione della Scuola di liberalismo della Fondazione Luigi Einaudi, con la direzione scientifica di Corrado Ocone.
Gli incontri, dedicati ognuno ad una parola-chiave del discorso politico, come i più gettonati del momento “populismo” e “sovranismo”, si svolgeranno ogni giovedì nella sede della Società umanitaria a partire dalle ore 18.
La prima lezione di questa giornata è tenuta dal professor Gianfranco Pasquino che parlerà del concetto di “democrazia”, poi si alterneranno nomi della cultura, dell’economia e della giustizia fra cui Dario Antiseri, Dino Cofrancesco, Eugenio Capozzi, Ernesto Galli Della Loggia, Marco Gervasoni, Carlo Nordio, Luca Ricolfi, Salvatore Veca, Davide Giacalone e Carlo Stagnaro.
La Scuola avrà una sede anche a Roma, presso il Centro Studi Americani, e si attiverà il 28 febbraio prossimo.
“Forse mai come oggi il dibattito politico ci vede tutti coinvolti. Certo, i luoghi classici in cui esso si svolgeva un tempo, a cominciare dalle sezioni di partito, sono stati sostituiti da luoghi diversi, per lo più virtuali, dalla televisione ai social media. Oggi poi trionfa una comunicazione rapida basata sulle emozioni più che sul ragionamento. Eppure, la voglia di orientarsi, capire, di conoscere prima di schierarsi e prendere partito, è evidente in una fetta non irrilevante dei cittadini, soprattutto fra i giovani”, afferma Ocone.
“È in primo luogo a costoro che si rivolge la classica ‘Scuola di liberalismo’ della Fondazione Einaudi, che con il ciclo di lezioni di quest’anno vuole offrire ai partecipanti un Lessico della politica, cioè una guida che li aiuti a definire, sia storicamente sia concettualmente, i termini chiave o più usati del discorso politico. Ciò nella consapevolezza che solo dall’uso appropriato del linguaggio possa maturare una discussione franca e onesta prima, e quella consapevolezza critica oggi quanto mai desiderabile poi. Il nostro scopo, lungo la direttrice del noto programma di Luigi Einaudi,conoscere per deliberare, vuole anche essere quello di contribuire a indicare strumenti non effimeri di comprensione alla futura classe dirigente. Nel nostro percorso ci aiuteranno, come docenti, studiosi e esperti riconosciuti e autorevoli, scelti con particolare attenzione alle loro specifiche competenze”, conclude il filosofo nella sua presentazione del corso.
Per iscrizioni e informazioni Fondazione Luigi Einaudi