Come hanno scritto i tifosi rossoneri, su uno striscione esposto al Meazza, la società rossonera non ha rispettato il lavoro dell’allenatore livornese, che sta portando Pazzini e compagni al terzo posto, cioè alla qualificazione alla prossima edizione della Champion’s League. A evitargli l’esonero, quest’anno, è stato Galliani, che ha fatto notare a Berlusconi come il Milan non avrebbe potuto permettersi di gettare nel cestino un contratto, in scadenza nel giugno del 2014, del costo di 5 milioni di euro, lordi, annui.
Berlusconi è libero di preferire a Max, da lui mai “amato”, l’inesperto Seedorf. Ma non avrebbe dovuto delegittimare, con punzecchiature e provocazioni, Allegri, in una fase molto delicata del torneo. Ha ragione Massimiliano : le critiche personali sono dannose all’equilibrio della squadra e fanno male. E, alla fine, l’ex tecnico della Spal ha accettato le proposte della Roma, respingendo quelle di Moratti, e si sta attivando per programmare le operazioni di mercato della società giallorossa.
Come tutti, il tecnico ha fatto degli errori, in primis, lo scorso anno, nella gestione di un campione bizzoso, come Ibrahimovic. Ma è riuscito a rendere il Milan, dopo un inizio disastroso, protagonista di una grande rimonta al vertice della classifica, lanciando giovani come De Sciglio e El Shaarawy e inserendo bene in squadra Balotelli.
E’ giusto che i dirigenti rossoneri lavorino adesso per programmare il futuro della squadra, affidandola a un nuovo pilota, come l’ex calciatore olandese Seedorf.
Per molti, tra cui lo scrivente, tuttavia, la corte, che squadre importanti, in primis Roma, Inter e Napoli hanno fatto ad Allegri, avrebbe dovuto indurre il Milan a confermare l’ex allenatore del Cagliari. Non nelle grazie di Silvio Berlusconi, ma serio, preparato e bravo nel suo lavoro. Come dimostrerà, ne siamo certi, in una piazza, esigente e difficile, come Roma.
Pietro Mancini