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I processi Berlusconi restano a Milano. A Roma resta il governo Letta?

La notizia, innanzitutto: la Sesta sezione penale della Cassazione, decidendo sull’istanza di rimessione per legittimo sospetto, avanzata dai legali di Silvio Berlusconi, ha stabilito che i processi Mediaset e Ruby restino a Milano. Gli avvocati di Berlusconi avevano chiesto il trasferimento dei processi da Milano a Brescia.

Che impatto politico può avere una notizia del genere? C’è chi si è affrettato a prevedere che questa decisione mette di fatto in bilico il governo Letta, sostenuto anche dal Pdl di Silvio Berlusconi.

Un irritato Berlusconi potrebbe avere la tentazione di rovesciare il tavolo delle larghe intese e, indicando nei magistrati gli avversari di un clima politico pacificato, potrebbe essere tentato da un ricorso alle urne anticipate per avere un nuovo, e magari più sonante, lavacro elettorale.

Però, come si è potuto constatare sulla questione Imu, e come anche esponenti del Pd dicono a mezza bocca, il vero azionista forte del governo Letta-Alfano è proprio Berlusconi. Quindi, prima di mandare a casa un esecutivo come quello appena costituito, con tutta probabilità il Cavaliere ci penserà due volte.

Almeno fino a una prossima, eventuale, condanna.

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