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Rodotà ha troppi Grillo per la testa

Il professor Stefano Rodotà merita un periodo di tranquillità. Le Quirinarie, la partecipazione ai convegni e le comparsate in tv forse lo stanno sfiancando e inizia a perdere lucidità. O, forse, le parole trapelate oggi su quello che avrebbe compiuto se fosse stato eletto al Quirinale non sono degne di un giurista del suo calibro.

Rodotà in cima al Colle

In attesa della riunione con il loro leader Beppe Grillo, prevista per domani, i parlamentari del Movimento 5 stelle si sono riuniti a Montecitorio con Stefano Rodotà, che è stato il loro candidato per la presidenza della Repubblica. Non sono stati pochi i messaggi sui social network che socializzano l’entusiasmo e l’emozione dei deputati grillini per il primo faccia a faccia con il giurista in nome del quale hanno condotto la battaglia per il Quirinale. Qualcuno di loro riferisce anche qualche battuta di Rodotà. “Al posto di Napolitano, avrei dato l’incarico al M5S”, ha detto Rodotà secondo quello che racconta Claudio Messora, uno dei responsabili della comunicazione del gruppo M5S.

Una politica anti Napolitano

Parole ovviamente legittime, se davvero pronunciate, ma che suonano di fatto come una contrapposizione netta rispetto all’azione del capo dello Stato eletto, Giorgio Napolitano. Non solo: sono parole che lasciano intravvedere quanto sarebbe accaduto nel caso davvero Rodotà fosse arrivato al Colle: un governo di minoranza a 5 stelle con un ricatto implicito al Pd a sostenere politiche alla Grillo per evitare furori popolari di piazza. Per carità, certamente uno scenario costituzionale, ma certamente più caotico e pieno di incognite rispetto allo sbocco attuale pilotato magistralmente da Giorgio Napolitano.

Le parole di Rodotà

Rodotà, secondo la cronaca via Twitter di Giulia Di Vita, è tornato sulla vicenda delle votazioni per la presidenza della Repubblica. “Mi dicono ‘Ti dovevi ritirare!’ Ma come? Avrei dovuto sbattere la porta in faccia a chi mi ha votato fin dal primo scrutinio?”, ha osservato. “Una persona di sinistra come me, che sente forte la voglia di cambiamento, forse un pezzetto di strada l’ha fatto”, ha detto il giurista, che si è complimentato anche con il deputato a 5 stelle Alessandro Di Battista, che ha pronunciato “il più bel discorso politico finora: quello in aula sui Marò”, in realtà frutto, come hanno sottolineato gli esponenti ‘grillini’, di una elaborazione collettiva. Rodotà si è dichiarato anche antico sostenitore della trasparenza: “La luce del sole – ha detto – è il miglior disinfettante”.

 

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