Come nel 1957, quando vi si firmarono i trattati che lanciarono la Comunità economica europea (Cee) e la Comunità europea dell’energia atomica (Euratom), oggi per qualche ora Roma torna capitale d’Europa.
Per le vie del centro della città è in corso una caccia al tesoro, la prima “caccia al tesoro europea”, che si snoda per i luoghi che racchiudono lo spirito europeo della capitale, e in particolare gli istituti intitolati ai padri fondatori Adeaneur e De Gasperi, l’istituto Sturzo, la casa Goethe e di Haendel, due maestri europei che frequentarono e amarono Roma e l’Italia. Un’ottima occasione per coltivare tra le nuove generazioni un sentimento di appartenenza ad una storia comune che in fondo nacque il 9 maggio 1945, primo giorno di pace del continente dopo sei anni di guerra fratricida, e che in un altro 9 maggio, quello del 1950, trovò espressione limpida nella dichiarazione di Schuman con cui si lanciava la cooperazione economica intereuropea, ponendo fine alla lunga stagione del protezionismo, del nazionalismo e del miope esclusivismo.
I quali dunque non possono essere sconfitti sul piano economico, ma con l’impegno di costruzione e difesa dell’identità europea (e di quelle nazionali come pilastri di quella comune), un impegno di cui gli enti di cultura tedesca (Konrad Adenauer Stiftung), francese (Institut Francais), spagnola (Cervantes) e inglese (British institute) presenti e molto attivi nella capitale sono testimoni. Sotto il patrocinio della Rappresentanza italiana della Commissione europea l’evento vuole realizzare, nel dialogo con i giovani, una risposta “a quegli Euroscettici che sminuiscono la visione dell’Europa unita alla questione economica” come dice Katja Christina Plate, direttrice della Fondazione Adenauer di Roma che organizza l’evento insieme alla Lumsa.
La caccia al tesoro si concluderà con un quiz finale nel pomeriggio al Campidoglio, dove l’istituto scolastico vincitore verrà premiato da Maria Romana De Gasperi, figlia del grande statista.