La trasformazione digitale può essere decisiva nel rendere la Pubblica amministrazione più trasparente e efficiente. In occasione della conferenza stampa di presentazione della seconda edizione del ‘Premio nazionale per la diffusione della Trasparenza e dell’Etica nella Pa’, organizzato dall’associazione Italian Digital Revolution, il sottosegretario alla Pubblica amministrazione Mattia Fantinati ha parlato dei possibili benefici derivanti da una maggiore digitalizzazione del Paese.
LE PAROLE DI FANTINATI
“Con la digitalizzazione”, ha sottolineato Fantinati, “è possibile avviare quel percorso che aiuta il cittadino e le imprese a ritrovare la fiducia nella Pubblica amministrazione. […] è possibile migliorare i processi amministrativi attraverso l’uso delle tecnologie e favorire la trasparenza, combattere la corruzione e realizzare iniziative in grado di coinvolgere i cittadini nel monitoraggio civico dell’azione amministrativa”. La PA, ha aggiunto il sottosegretario, dovrebbe darsi “un’organizzazione diversa, visto che ancor oggi molti settori non sono collegati tra di loro attraverso il digitale. Per questo c’è la necessità di crescere, di rispettare le regole e anzitutto di trasmettere un linguaggio culturale e tecnologico diverso, utile per la vita di tutti i giorni”.
IL PREMIO DELL’AIDR
Al raggiungimento di questi obiettivi mira a essere da stimolo il Premio promosso dall’Aidr, che verrà assegnato il prossimo 8 maggio in una cerimonia che si svolgerà presso le Scuderie del Quirinale. All’incontro di presentazione, moderato dalla giornalista e conduttrice del Tg2 Rai Maria Antonietta Spadorcia, hanno preso parte anche Vincenzo Scotti, presidente della Link Campus University e del comitato tecnico-scientifico del premio e Laura Strano, responsabile dellOsservatorio anticorruzione e trasparenza dell’Aidr.
“Siamo alla seconda edizione del Premio”, ha spiegato il presidente dell’associazione Mauro Nicastri, “che viene conferito annualmente alle prime tredici Pubbliche Amministrazioni centrali e locali. Attraverso un software dedicato si verifica la presenza dei requisiti previsti dal Regolamento del Premio. Quest’anno”, ha detto Nicastri, “sono previste novità importanti. Nello specifico, una verifica riguarderà il monitoraggio del numero di affidamenti diretti fatti dalle Pubbliche Amministrazioni sulla base dei dati pubblicati dall’Anac. È la prima volta che questo tipo di dati verranno utilizzati per aiutare a capire i fenomeni nella gestione delle gare d’appalto nella Pa”. Un’altra verifica, ha concluso Nicastri, “riguarderà invece la presenza delle Pubbliche amministrazioni sui social network”.