Skip to main content

Il cielo riunisce Taiwan e Cina

I nazionalisti organizzati da Chang Kai Chek, e i comunisti di Mao Zedong hanno portato avanti una guerra civile tra Taiwan e Cina dal 1946 fino al 1949. Tutti e due facevano parte del Kuomintang, perchè i nazionalisti governavano la Cina dal 1927. La guerra tra Cina e Giappone, e poi la Seconda guerra mondiale, hanno aumentato le differenze e l’ambizione per il potere fino ad arrivare alla guerra civile. Uno scontro che ha allontanato i due governi, che non si sono mai incontrati negli ultimi 60 anni.
Ma questa lunga distanza sembra essere alla fine e stia per essere colmata. Oggi il presidente del Partito Kuomintang (KMT), Wu Po-hsiung, e il presidente del Partito Comunista Cinese (PCCh), Hu Jintao, daranno ufficialmente il via ai voli diretti tra Pechino e Taipei. Un passo importante per l’avvicinamento politico, economico e culturale delle due nazioni.
All’inizio saranno 18 i collegamenti settimanali tra Cina e Taiwan, anche se alcune compagnie aeree sostengono che il traffico sia insufficiente. Tra gli accordi, si spera che Hu Jintao accetti la richiesta di inviare turisti cinesi a Taiwan dal 4 luglio in poi. Si stima che la cifra iniziale sia di 3000 turisti cinesi. Le comunicazioni aeree sono proibite da più di 59 anni.
I due rappresentati riattiveranno la Fondazione Scambi dello Stretto di Taiwan e l’Associazione di Rapporti attraverso lo Stretto della Cina. Comunque, nonostante le differenze e il conflitto politico-diplomatico dell’ultimo mezzo secolo, Taiwan ha inviato aiuti umanitari per tamponare la drammatica situazione del terremoto del Sichuan. Il nuovo presidente di Taiwan Ma Ying-yeu si è insediato lo scorso 20 maggio, e ha subito rassicurato l’establishment sulla sua volontà di dialogare con la Cina. “Speriamo che grazie ai nostri incessanti sforzi, si possano lasciare da parte le differenze e lavorare per i nostri interessi comuni e per creare una situazione di beneficio per tutti”, ha dichiarato il presidente del partito Kuomintang all’inizio dell’incontro. Speriamo che sia proprio così.


×

Iscriviti alla newsletter