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L’ambasciata Usa in Italia promuove i primi 75 giorni di Guaidó in Venezuela

Abrams venezuelana, Guaidó

Sembra un’eternità, ma sono trascorsi soltanto 75 giorni da quando il giovane leader dell’opposizione, Juan Guaidó, si è insediato come presidente ad interim del Venezuela. Una mossa strategica che ha però una base giuridica perché risponde all’articolo 233 della Costituzione venezuelana, che prevede la nomina del presidente dell’Assemblea Nazionale – quest’anno, Juan Guaidó – in caso di usurpazione del potere.

Nonostante il poco tempo, in questi giorni Guaidó ha saputo portare speranza ai venezuelani con risultati concreti. Con un’infografica intitolata “Guaidó porta 75 giorni di speranza per il Venezuela”, il governo americano ha illustrato l’operato del giovane politico riconosciuto dagli Stati Uniti come presidente legittimo del Venezuela.

“Nei suoi primi 75 giorni di lavoro – si legge sull’account Twitter dell’ambasciata americana in Italia – il presidente ad interim del Venezuela Juan Guaidó ha raggiunto risultati tangibili nel suo impegno per il popolo venezuelano, oppresso dal regime di Maduro”.GuaidoAdminAchievev3-0424-sp-696x464

“Quando Juan Guaidó è diventato presidente il 23 gennaio, la sanità pubblica del prima prospero Paese era nella rovina. Settantacinque giorni dopo, la missione umanitaria ha dato risultati tangibili”, si legge nel testo. Guaidò che, ricordiamo, non è mai stato riconosciuto dal governo italiano. Circa 70mila cittadini sono stati assistiti da organizzazioni non governative dal giorno dell’insediamento fino al 8 aprile, grazie a giornate di salute e di igiene, per rispondere a necessità basiche. Sono state distribuite 160 tonnellate di materiale medico.

Washington ricorda che il presidente del governo transitorio venezuelano ha chiesto, con successo, alle Nazioni Unite, alla Federazione Internazionale della Croce Rossa e alla Mezza Luna Rossa che riconoscano la crisi umanitaria del Venezuela per cominciare con operativi di consegna di aiuti umanitari.

Tuttavia, il tempo trascorre e la mancanza di alimenti e medicine continua a minacciare, sempre di più, la vita di circa 600mila venezuelani.


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