La nuova tv è interattiva e disponibile ovunque. Gli spettatori vogliono poter scegliere con la massima flessibilità come fruire del palinsesto.
Milioni sono i telespettatori in Italia che preferiscono usufruire, piuttosto che della tv generalista, dei canali tematici delle emissioni a pagamento. Per scegliere il piano di trasmissioni migliore e preferito con il massimo del risparmio questi consumatori abitudinariamente si rivolgono alla rete per confrontare le offerte di Mediaset Premium o di Sky e costruire così il proprio palinsesto personale. Come se non bastasse le compagnie per la pay tv permettono di personalizzare ulteriormente l’offerta acquistando nel pacchetto, servizi on demand e web per la visione online dei propri programmi.
La distinzione tra televisione, pay tv, web e servizi on demand, infatti, non è più così marcata come in passato. Al contrario, come rileva Agcom, la nuova frontiera della fruizione televisiva passa proprio per una fusione tra tutti questi ambiti. I telespettatori ormai vogliono “disporre, nel momento in cui lo richiedono, di tutto l’intrattenimento possibile, fruibile grazie a telefonino, tablet, pc, tv o qualsiasi dispositivo elettronico collegato alla rete”. Lo ha dichiarato Pier Silvio Berlusconi, in occasione della presentazione di un nuovo servizio legato al Biscione e alla pay tv Mediaset Premium.
Non è solo la storica concorrenza con Sky Italia – colosso televisivo con il quale da anni Mediaset sta lottando per conquistare il primo posto nella classifica dei gestori col maggior bacino di utenza – a far temere il gruppo e a spingerlo verso un rinnovamento della sua offerta, ma soprattutto quella con i servizi presenti sul web. Coloro che per vedere il proprio show televisivo non prendono in mano il telecomando, ma accendono il proprio pc, sanno quanto questa tipologia di fruizione stia diventando il futuro non solo in termini di comodità, ma anche di economia.
Nessun vincolo di orario, pubblicità ridimensionata, possibilità di rivedere i programmi (o parti di essi) più interessanti e facilità di accesso, ormai quasi più che nel caso della televisione tradizionale. É per questo motivo che la rete sta diventando il canale preferenziale per la tv. Ne è la prova anche YouTube, la piattaforma di Google più popolare per la visualizzazione e la condivisione di video, che si sta muovendo nella stessa direzione. A breve saranno disponibili sul sito diversi canali a pagamento (secondo indiscrezioni sarà richiesto un canone mensile pari a 1,99 dollari) che permetteranno di incrementare l’offerta e ampliare ulteriormente il numero di utenti.
Proprio per non soccombere all’aspetto concorrenziale e rimanere al passo con i tempi, e soprattutto con le esigenze degli spettatori, Mediaset ha voluto proseguire sulla strada del rinnovamento. In autunno, infatti, verrà sviluppato il progetto di risposta a Netflix, la società americana che offre un servizio di streaming online on demand in abbonamento. Il suo nome provvisorio è “Infinity” e consentirà di scegliere fra film, serie tv, programmi televisivi o addirittura intere giornate di programmazione.