Ancora 90 minuti. Poi sapremo tutto, dagli ultimi verdetti del campionato (restano ancora da assegnare terzo e quinto posto) al futuro degli allenatori più importanti d’Italia. La 38° giornata di campionato rischiava di non aver più nulla da dire, invece assegnerà gli ultimi pass per Champions ed Europa League. E’ soprattutto la coppa dalle grandi orecchie a catturare l’attenzione; se la giocano Milan e Fiorentina, divise da due punti ed entrambe impegnate sul campo di due retrocesse. Saranno dunque Siena e Pescara gli arbitri del terzo posto, e se la classifica dà una mano ai rossoneri (padroni del proprio destino) il calendario sembra essere dalla parte dei viola. I bianconeri toscani sono sicuramente più ostici degli abruzzesi, anche se entrambe le squadre vorranno chiudere al meglio una stagione quantomai disgraziata, tanto più davanti ai propri tifosi.
Lotta serrata dunque, perché in caso di vittoria della Fiorentina al Milan non basterà neppure il pareggio. “Colpa” degli scontri diretti, che vedono gli uomini di Montella in vantaggio su quelli di Allegri in virtù del 3-1 di San Siro. Sarà una domenica per cuori forti, e se i viola potranno festeggiare in qualsiasi caso (l’Europa League sarebbe comunque un bel traguardo), così non è per i rossoneri, che devono agguantare la Champions a tutti i costi. Ne va del prestigio, ma anche (se non soprattutto) del portafoglio: la coppa dei grandi vale 30 milioni tondi tondi, ossigeno puro per le casse di Via Turati. E poi c’è in ballo il futuro di Allegri, ma quella è un’altra storia. Il tecnico è in bilico da tempo, prima ancora che il terzo posto tornasse ad essere in discussione. Berlusconi (peraltro in altre faccende affaccendato) lo manderebbe via a prescindere, Galliani e tutti i giocatori no. Non è un dettaglio da poco, e non a caso le ultime raccontano che tra le parti ci sarebbe stato un riavvicinamento. Sempre che arrivi il terzo posto, altrimenti sarà addio sicuro.
Decisamente meno stuzzicante la lotta alla quinta piazza, quella che porta ai preliminari di Europa League (in attesa della vincitrice della Coppa Italia). Se lo giocano Udinese e Lazio, attese dalle trasferte di Milano (Inter) e Cagliari (a Trieste). Spettatrice disinteressata la Roma, che chiuderà una stagione avara di soddisfazioni (almeno fino al derby) in casa contro il Napoli. Anche qui però la lente d’ingrandimento si sposta dal campo alle panchine, in particolare su Walter Mazzarri. Che domenica siederà su quella azzurra, poi potrebbe trasferirsi su quella giallorossa. Sempre che Moratti non decida di cacciare Stramaccioni e puntare proprio sul toscano, vero allenatore-mercato. Neanche la Juve campione d’Italia sfugge alle voci di mercato: qui si parla di Antonio Conte, il cui futuro è in bilico, seppur per sua scelta. Chissà che dopo il match con la Sampdoria non possa arrivare un annuncio, in un senso o nell’altro. Temevamo di vivere un’ultima giornata priva di interessi, invece il pathos non mancherà.
Serie A, ultima giornata: in arrivo 90 minuti di fuoco!
Di