Non solo il Pd. Anche Scelta Civica, secondo le ultime indiscrezioni di stampa, è un partito lacerato dalle correnti interne e per ripartire con una nuova sintesi punta di nuovo sulla leadership di Mario Monti. Oggi all’Assemblea del partito, l’ex premier accetterà la carica di presidente. Una delle componenti più consistenti, sempre secondo questo disegno, è quella di Italia Futura che ha proposto molte delle sue personalità di spicco, divenute poi parlamentari del movimento montiano.
Ma l’associazione montezemoliana non ci sta a passare per corrente di Sc. L’hanno detto chiaramente nel loro editoriale Luca Cordero di Montezemolo e Nicola Rossi. Nello spiegare la nuova Italia Futura 2.0, che punta di nuovo alla sua mission originare di think tank, le parole del presidente della Ferrari e dell’economista sono sembrate a molti una presa di distanza dal movimento montiano.
Aiuta a fare chiarezza, in una conversazione con Formiche.net, Nicolò Bastianini, coordinatore di Italia Futura per Milano e Lombardia: “Scelta Civica e Italia Futura sono sempre state due cose diverse. La prima è un partito, la seconda un libero pensatoio che ha il compito di sviluppare progetti e selezionare nuova classe politica. L’editoriale su IF 2.0 vuole sottolineare proprio questo. C’è stata confusione in questi mesi, l’attenzione mediatica sulle elezioni ha portato a mischiare le cose ma ora Montezemolo e Rossi hanno tolto ogni dubbio: l’associazione ricomincia la sua attività, con un nuovo slancio”.
Un’attività che, tiene a precisare Bastianini, non è in contrapposizione con il movimento montiano: “Non c’è nessuna spaccatura, ma un procedere su binari paralleli che potranno tornare a incrociarsi”. Magari alle prossime Europee?