Il made in Italy conquista le tavole di tutte il mondo, più di quelle italiane. Una realtà che si fa ancora più evidente nel 2013 quando, secondo i dati di Federalimentare, le imprese del settore che puntano sull’export sono più numerose di quelle che si rivolgono al mercato interno. Il dato è stato presentato a Parma in occasione del “Cibus Global Forum”. Annalisa Sassi è il presidente dei giovani imprenditori Federalimentare.”Quasi un’azienda su 4 ha un fatturato che supera il 30% sull’estero”. Dopo l’Europa, si cerca di consolidare mercati più lontani come l’America ma soprattutto l’Asia, Cina in testa. Anche se ci sono diversi nodi da sciogliere per essere davvero competitivi, in primis le barriere tariffarie. “Su questi aspetti serve un intervento pubblico, mentre le aziende dovrebbero unirsi in partnership”.L’attenzione per l’estero è dettata anche dal calo verticale dei consumi alimentari in Italia mai così bassi negli ultimi 5 anni.
Il cibo made in Italy alla conquista delle tavole straniere
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