La mappatura dello sviluppo industriale colombiano come guida per l’identificazione di opportunità di investimento e scambio commerciale. Venerdì 5 luglio, nella sala Danilo Longhi dell’Auditorium Unioncamere a Roma, si terrà l’evento “Le mappe industriali dell’America Latina – Imprese italiane e opportunità d’investimento: il caso Colombia”. Organizzato dalla Fondazione Osservatorio PyME, in collaborazione con Unioncamere e l’Ambasciata Colombiana in Italia, l’appuntamento sarà un’occasione per fornire le linee guida utili alle aziende italiane di monitorare le opportunità d’investimento e gli spazi reali di collaborazione offerti in Colombia, dal settore agroalimentare, chimico, farmaceutico, tessile all’abbigliamento.
In una conversazione con Formiche.net, Giorgio Alliata di Montereale, presidente della Fondazione Osservatorio PyME e presidente della Camera di Commercio italiana nella Repubblica di Argentina, ha spiegato le peculiarità del caso colombiano, che offre un importante varietà di opportunità per il mercato italiano.
COMPETITIVITÀ DELLA COLOMBIA
Dopo un breve rallentamento nel 2018, l’industria colombiana è cominciata a crescere, con un indice interessante del 3% nel 2019 e una prospettiva di crescita per il 2020. “È un’economia che si è stabilizzata dal punto di vista fiscale – ha spiegato Alliata di Montereale – con un grande sforzo per fare ordine nei conti fiscali”. Tuttavia, il presidente ha sottolineato che il livello di competitività internazionale dipende da aspetti macroeconomici, più specificamente dalla politica di cambio delle divise, già che in Colombia gran parte delle esportazioni è di risorse naturali (tra cui il petrolio e il carbone) e a volte l’entrata di capitali dipende dal valore del cambio. “Ma il fatto che il Paese abbia un Piano nazionale di sviluppo 2018-2022 ordina questi temi della ricerca di nuova competitività per il territorio”, ha aggiunto il rappresentante della Fondazione Osservatorio PyME.
SCOMETTERE SULLA SPECIALIZZAZIONE
Una delle strategie (vincenti) della Colombia è stata puntare sulla specializzazione settoriale dell’industria. “Solo la specializzazione riesce a dare competitività ai settori industriali – ha sostenuto Alliata di Montereale -. In Colombia, come si dimostra nelle mappe, i livelli di specializzazioni settoriali che si vanno territorializzando sono importanti e questo dà competitività al settore industriale […] Senza specializzazione non c’è competitività […] Colombia riesce a fare passi avanti nella diversificazione industriale”.
“L’industria agroalimentare è grande e diversificata – ha aggiunto il presidente – con grandi opportunità di aggregare valore attraverso il packaging e nuovi prodotti. È anche importante l’industria metalmeccanica, legata al settore minerario ed energetico”. Alliata di Montereale sottolinea l’importanza che il progetto delle mappe per la Colombia ha avuto il sostegno della Farnesina, MAECI e la Fondazione.
INVESTIMENTI STRANIERI
Le regioni con opportunità per gli investimenti stranieri in Colombia sono tante, come ha ricordato il presidente. Tra Antioquia, Valle del Cauca e Bogotá si sviluppa il 50% dell’economia colombiana: “Lì c’è una concentrazione importante. Tuttavia, vedrete nelle mappe industriali che ci sono grandi concentrazioni territoriali specializzate, anche nei territori considerati più ‘problematici’, quelli che sono stati segnalati dal governo colombiano come territori soggetti a programmi di sviluppo e con taglio territoriale”.
In questo senso, il Piano Nazionale di Sviluppo 2018-2022 si concentra sui territori importanti con accordi che si basano sull’identificazione di questi settori. Come ad esempio il settore chimico-farmaceutico a Barranquilla, il settore tessile a Medellín e a Calí e molte altri… Una mappatura industriale che permette a esportatori e venditori di macchinari e materiali italiani di identificare dove c’è il mercato, con la possibilità di articolare contratti verticali per il rifornimento di pezzi industriali e tanto altro.
TRA PUBBLICO E PRIVATO
Le mappe industriali promuovono l’identificazione di nuclei settoriali territoriali e di una maggiore specializzazione per orientare i programmi di azione pubblica e privata e gli investimenti. “Aiuta ad avere una linea di rotta di com’è la distribuzione settoriale territoriale dell’industria dei settori produttivi in Colombia. È uno strumento che deve servire per la presa di decisioni del settore pubblico e del settore privato”, secondo Alliata di Montereale.
Due ambiti che stanno lavorando in maniera molto coordinata. Il presidente consiglia guardare il Piano Nazionale di Sviluppo, già approvato dal Parlamento, perché lì si delineano tutti gli investimenti dei prossimi anni. Così come il documento del Consiglio privato di competitività.
IL RUOLO DELL’INDUSTRIA
Sul contributo dell’industria nel processo di pacificazione della Colombia Alliata di Montereale ha spiegato che è fondamentale per l’identificazione dei “nuclei settoriali territoriali dell’industria che assorbono mano d’opera e cercano di reinserire la popolazione colpita dal conflitto armato in zone con prospettive di sviluppo. L’industria è un’opportunità anche per reinserire ex combattenti”.
In questo senso, quello dei ‘distretti italiani’ “è un modello di successo è stato usato come riferimento per identificare i territori specializzati in settori industriali, che hanno capacità anche di interazione e possono dare questi risultati positivi in quanto a produttività”.