L’ultimo gioiello acquistato dal Qatar era stato italiano, solo qualche giorno fa, con l’ingresso di Qatar Holding nel progetto di sviluppo immobiliare Porta Nuova a Milano. Ma i tentacoli di Doha, forti della liquidità derivante dal settore energetico, continuano a spingersi nel mondo bancario europeo, assetato di nuovi fondi per sostenere i processi di ricapitalizzazione.
Vtb e Deutsche Bank
Il Qatar si sta lanciando in un altro progetto multimiliardario nel settore bancario, acquistando quote nuove nella russa Vtb e nella tedesca Deutsche Bank. Secondo quanto risulta al Financial Times, l’Autorità per gli Investimenti del Qatar, il fondo principale responsabile dell’allocazione della grande ricchezza del Paese, proveniente dal settore energetico, è pronto in settimana ad investire fino a un miliardo di dollari nell’ambito dell’aumento di capitale da 3,2 miliardi deciso da Vtb, la seconda banca russa.
L’investimento presunto in Deutsche Bank
La mossa arriva solo tre settimane dopo l’aumento di capitale di 2,9 miliardi di euro da parte di Deutsche Bank. Inizialmente si credeva che la maggior parte di queste nuove quote fosse stato rilevato da vecchi investitori del più grande istituto tedesco. Ma oltre a questi, il Qatar ha giocato un ruolo chiave nella lista dei nuovi nomi. L’ammontare dell’investimento non è noto, ma supererebbe i cento milioni di euro.
Il portafoglio bancario di Doha
Gli ultimi investimenti del Qatar hanno irrobustito il portafoglio da oltre 10 miliardi di dollari di titoli bancari che gli Emirati hanno costruito durante i cinque anni di crisi finanziaria. La lista spazia da istituti occidentali, come Barclays e Credit Suisse, a quelli di tre dei quattro Paesi Bric: Cina, Brasile e Russia.
La partnership futura con Vtb
La quota del Qatar in Vtb, vicina al 5% del valore del gruppo, è parte di un aumento di capitale più consistente che ha visto i fondi di Norvegia e Azerbaijan fare ognuno un investimento di almeno 500 milioni di dollari ognuno. Fonti vicine al dossier Vtb riferiscono che la banca fosse aperta ad altre trattative con il Qatar la ricapitalizzazione, puntando a opportunità d’investimenti comuni in aree che comprendono i private equity e nuove fusioni.
