Apple è sotto accusa negli Stati Uniti per evasione fiscale. Secondo un’indagine in corso, il gruppo guidato da Tim Cook non avrebbe pagato le tasse dovute su circa 74 miliardi di dollari grazie ad una complessa rete di filiali in Irlanda. L’azienda ha respinto ogni accusa e anzi davanti alla Commissione d’inchiesta Tim Cook ha sottolineato il peso di Apple: “Paghiamo tutte le tasse previste, sia in questo Paese sia all’estero”, ha detto.
“Apple è probabilmente il contribuente di maggiore peso tra le aziende americane” ed è anche “un motore potente di creazione di posti di lavoro negli Stati Uniti”. La precisazione è puntigliosa: nel 2012 la società di Cupertino “ha pagato quasi 6 miliardi di dollari di tasse al Tesoro americano, pari a 16 milioni al giorno”. E nella questione è intervenuta anche l’Irlanda che ha smentito qualsiasi tipo di regime agevolato”, precisando: “Non siamo un paradiso fiscale”.