Vai in albergo in Sicilia in piena estate e ti ritrovi il piumino sul letto, come se fossi in una baita sulle Dolomiti per le vacanze di Natale. Vai in un ufficio a Milano o a Londra e cerchi la maniglia per aprire la finestra. Ma la maniglia non c’è, perché la finestra, tradendo la sua stessa essenza, non è stata concepita per far entrare un po’ di aria fresca. Infatti non si può aprire. Vai sul treno con una camicetta di cotone in una torrida giornata di agosto e sei costretta a ricoprire il tuo corpo di giornali, come fanno i poveri barboni che dormono all’addiaccio a gennaio. L’aria condizionata punta dritta, dritta sulle tue tonsille. Senti già che ti sta salendo il febbrone a 40.
“Dov’è la saggezza che abbiamo perso nella conoscenza? Dov’è la conoscenza che abbiamo perso nell’informazione?” scriveva T. S. Elliot in Choruses from the Rock. E, soprattutto, dov’è quel cavolo di interruttore? Che vado subito a spegnere questa cavolo di aria condizionata?
I nostri giovani, nella loro battaglia contro il riscaldamento del Pianeta, pongono l’accento anche sulle manie del nostro secolo sprecone. Fa lo stesso Clover Moore, Lord Sindaca di Sydney, che abbiamo intervistato per la testata di Telos A&S PRIMOPIANOSCALAc. Leggi l’intervista.
“L’Australia sarà fra i paesi che patiranno maggiormente gli effetti del cambiamento climatico e del riscaldamento globale. […] Da 12 anni conduciamo con determinazione una lotta per combattere il fenomeno, e i risultati sono straordinari. Dal 2007, tutti i servizi della Città di Sydney sono a emissioni zero e siamo stati la prima città australiana ad installare su larga scala lampioni LED a basso consumo energetico nell’ambito di un progetto da $7 milioni. Abbiamo sostituito 6.000 lampioni sulle strade e nei parchi, riducendo le emissioni di oltre 2.000 tonnellate all’anno e risparmiando quasi $800.000 all’anno in costi di elettricità e manutenzione” dichiara la sindaca, in carica dal lontano 2004.
Nel nostro Paese si parla ancora troppo poco di emergenza climatica. È un tema che occupa uno spazio residuale nell’agenda politica, come se la cosa non ci riguardasse. Il bello delle interviste con i sindaci di Telos A&S è che ci fanno girare tra le città del mondo e scoprire come cambiano le priorità. O meglio, quali sono.