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Enel, Iren, Sorgenia e Api rassicurate dal governo Letta

Dal governo Letta arrivano parole di comprensione per quelle società energetiche attive nella costruzione di impianti per il gas liquefatto.

Le parole di Senni (Sviluppo economico)

“Stiamo discutendo con l’Autorità e siamo disposti ad applicare meccanismi di garanzia di remunerazione parziale sulle infrastrutture che consideriamo strategiche, per un minimo di volumi assicurati”, ha spiegato Leonardo Senni, capo dipartimento energia del ministero dello Sviluppo Economico, riferendosi alle infrastrutture italiane del gas, a margine della conferenza del Gie (Infrastrutture Gas Europee).

Lo scenario delle infrastrutture del gas

Senni ha infatti spiegato che lo scenario delle infrastrutture del gas in Italia procede mediamente bene e vede in pista di lancio i tre impianti completamente autorizzati di Porto Empedocle, Gioia Tauro e Falconara.

La situazione degli impianti

A breve per altro, a sottolineato Senni, partirà il terminale di rigassiflicazione di Livorno che vedrà l’avvio dell’attività commerciale a settembre e l’entrata a regime a fine anno. Senni ha poi spiegato che il mercato del Lng (gas liquefatto) “attualmente risulta corto ma nel medio termine si prevede una crescita quasi raddoppiata e dobbiamo farci trovare pronti”.

Le ragioni delle titubanze

Il motivo per cui i tre nuovi impianti autorizzati non sono ancora partiti e perché “società come Enel, Iren, Sorgenia e Api sono titubanti nel far partire queste infrastrutture a causa della situazione in cui versa attualmente il mercato dell’Lng”.



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