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Sanità: pensare al futuro oltre l’emergenza

Un progetto che ha come finalità una prospettiva di medio-lungo periodo. È questo il presupposto che ha dato vita a Sanità: scenari e prospettive, progetto voluto da Ceis – Centre for Economic and International Studies dell’Università Tor Vergata di Roma, il Sole 24 Ore Sanità e Janssen Italia.

Pensare quindi non solo al presente e a risolvere questioni dell’immediata contingenza, ma avere un programma a lunga scadenza che possa prevedere e migliorare i momenti del futuro.

In occasione giorni fa della presentazione della seconda pubblicazione di Janssen, Il Futuro del Servizio Sanitario Nazionale: protagonisti a confronto, Federico Spandonaro, economista sanitario all’Università Tor Vergata di Roma e coordinatore scientifico del Ceis, ha ribadito che l’intento è stato quello “di ‘dimenticare’ provvisoriamente la spending review”  e poi partire dal lavoro svolto dall’Economist, trattato nel primo volume della collana Sanità: scenari e prospettive.

Partendo dallo studio dell’Economist innanzitutto bisogna valutare dove collocare l’Italia in base al sistema sanitario europeo e contestualizzarne le caratteristiche economiche e culturali.

Il Rapporto dell’Economist Intelligence Unit ha individuato alcuni punti dai quali partire per una più approfondita riflessione: 4 principali driver di costo; 7 trend interconnessi e 5 scenari identificabili. Per quanto riguarda i driver bisogna fare riferimento all’invecchiamento della popolazione, al costo del progresso, ai pazienti sempre più informati ma con stili di vita non salutari e all’inadeguatezza del finanziamento.

I trend interconnessi invece riguardano la crescita della spesa sanitaria, la razionalizzazione dell’assistenza sanitaria, le politiche di prevenzione, le informazioni sanitarie, pazienti sempre più consapevoli e protagonisti, meno burocrazia e maggiore liberalizzazione delle professioni sanitarie.

Massimo Scaccabarozzi, Presidente e Amministratore Delegato di Janssen Italia, sostiene che l’obiettivo è quello di “stimolare un dibattito a livello politico-istituzionale per contribuire al cambiamento in corso e, per quanto possibile, orientarlo e guidarlo. La nostra prospettiva – aggiunge Scaccabarozzi – è quella di continuare a proporre ulteriori momenti di riflessione e di incontro per dare vita a un “think tank” permanente che fra breve estenderemo alla realtà del web dove poter continuare, con il contributo di coloro che vorranno prendervi parte, a elaborare scenari, stimolare il dibattito e con esso il confronto”.

Gli senari individuati sono appunto 5. “Trionfo della tecnologia” nella cura delle malattie croniche grazie anche all’ e-health; “Europa Unita” con la necessità di un unico Servizio Sanitario paneuropeo; “Prima di tutto il benessere” dove la medicina preventiva avrà la meglio sul concetto di “cura della malattia”; “Attenzione alle vulnerabilità” cioè sempre maggiore attenzione ai soggetti più vulnerabili; “Laissez – Faire” che significa privatizzazione dell’intero sistema sanitario.

Proprio per stimolare una maggiore partecipazione, è stato attivato un sondaggio di opinione per capire quale scenario sia il più plausibile secondo il pubblico.

È possibile votare dai siti http://www.janssen-italia.it , http://www.jlive.it/SurveyScenari/ o ancora dal portale www.sanita.ilsole24ore.com


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