“Molto spesso, negli interventi pubblici sin qui pronunciati, ho evocato la formula di un ‘nuovo umanesimo’. Non ho mai pensato che fosse lo slogan di un governo. Ho sempre pensato che fosse l’orizzonte ideale per un intero Paese”. In un discorso di circa nove minuti, Giuseppe Conte, premier incaricato dal Capo dello Stato Sergio Mattarella, ha esposto i propositi del prossimo governo da lui guidato, obiettivi ad ampio spettro che puntino alla rinascita del Paese su tutti i livelli, con dei punti fissi, che arrivano dalla stessa Costituzione: “Il primato della persona, il lavoro come supremo valore sociale, l’uguaglianza nelle sue declinazioni, il rispetto delle istituzioni che significa il rispetto di tutti i cittadini che queste rappresentano, il principio di laicità e nel contempo di libertà religiosa, la difesa degli interessi nazionali nel quadro di un multilateralismo efficace” nel perimetro atlantico e europeo”.
“Ci separano poche settimane dall’inizio della sessione di bilancio – ha ricordato -; dobbiamo metterci subito all’opera per definire una manovra economica che contrasti l’aumento dell’Iva, che tuteli i risparmiatori e che offra una solida prospettiva di crescita e sviluppo sociale. Siamo agli albori di una nuova legislatura europea e dobbiamo recuperare il tempo sin qui perduto per consentire all’Italia – Paese fondatore dell’Europa – di svolgere un ruolo da protagonista, ruolo che merita”. “Questo è il momento del coraggio – ha ricordato Conte, come anche lo stesso Zingaretti ieri al Quirinale -, e della determinazione. Il coraggio di disegnare un Paese migliore. La determinazione di perseguire questo obiettivo, senza lasciarsi frenare dagli ostacoli. Di mio aggiungerò tanta passione, che mi sgorga naturale nel servire il Paese che amo, Molto spesso, negli interventi pubblici sin qui pronunciati, ho evocato la formula di un ‘nuovo umanesimo”. Non ho mai pensato che fosse lo slogan di un governo. Ho sempre pensato che fosse l’orizzonte ideale per un intero Paese”.
“Mi ripropongo di creare una squadra di lavoro che si dedichi incessantemente, con tutte le proprie competenze, energie a offrire ai nostri figli l’opportunità di vivere in un Paese migliore”. E l’agenda che Conte proporrà alla squadra di ministri che comporrà il governo giallorosso sarà composta da alcuni punti fondamentali. “Un Paese in cui l’istruzione sia di qualità, sia aperta a tutti. Un Paese all’avanguardia nella ricerca, nelle più sofisticate tecnologie, che primeggi al livello internazionale nella tutela dell’ambiente, nella protezione della biodiversità, nella protezione dei mari, che abbia infrastrutture sicure, reti efficienti, che si alimenti prevalentemente con le energie rinnovabili, che valorizzi i beni comuni e il patrimonio artistico e culturale, che integri stabilmente nella propria agenda politica e il benessere equo e sostenibile. Un Paese che rimuova le diseguaglianze di ogni tipo, disuguaglianze sociali, territoriali, di genere”.
Un Paese “che sia un modello di riferimento internazionale nella protezione delle persone con disabilità. Che non lasci che le proprie energie giovanili si disperdano fuori dai confini nazionali ma anzi, che sia un Paese fortemente attraente per tutti i giovani che vivono al’estero. Che veda un mezzogiorno finalmente rigoglioso di tutte le sue ricchezze: umane, naturali culturali. Un Paese nel quale la Pubblica amministrazione non sia permeabile alla corruzione, sia amica dei cittadini e delle imprese. Un Paese con una giustizia ancora più equa ed efficiente, dove le tasse le paghino tutti, ma proprio tutti, ma le paghino meno”.
“So di avere sempre cercato di servire e rappresentare il mio Paese, anche all’estero, guardando solo al bene comune senza guardare a interessi di parte o di singole forze politiche”, ha proseguito. Sono gli “elementi di coerenza che mi porto e con cui intendo dare vita a questa nuova stagione: coerenza nella cultura delle regole e nella fedeltà ai valori che hanno sempre ispirato la mia azione, principi non negoziabili che non hanno e non conoscono distinzione di colore politico”, ha continuato. “Sono scritti nella nostra Costituzione”.